Diego Della Valle rompe il silenzio sul riassetto di Rcs dopo l’offerta lanciata da Urbano Cairo. L’imprenditore ha annunciato che non conferirà la sua quota nel gruppo editoriale, definendo «non congrua» l’Ops di Cairo («le operazioni possono essere tentate, poi devono riuscire», ha detto) pur ribadendo che non è il valore dell'offerta a condizionare la sua posizione: «A me non interessa perché le azioni non le devo vendere ma probabilmente le dovrò comprare». Della Valle ha inoltre precisato che possibili «piani alternativi con fusioni» sono solo fantasie.
Anche Marco Tronchetti Provera ha dichiarato a Radiocor Plus che «il prezzo e la struttura dell’operazione si possono e si debbono migliorare: sta agli offerenti decidere».
Intanto ieri le azioni del gruppo che edita il Corriere della Sera hanno registrato una seduta nervosa: il titolo, che ha chiuso quasi in parità (-0,09% a 0,5825 euro) contro un listino generale in rialzo dell’1,1%, si è mosso fra un minimo di 0,575 e un massimo di 0,59 euro. Dunque sopra il valore dell’offerta promossa da Urbano Cairo che valuta ciascun titolo della società attorno a 0,55 euro.
Una indicazione evidente della scommessa di piazza Affari su potenziali rialzi dell’offerta. Un aggiustamento, peraltro, chiesto a gran voce dai soci del gruppo editoriale.