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Snam, via libera al tandem Alverà-Malacarne

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Snam, via libera al tandem Alverà-Malacarne

Milano

La possibile svolta era già stata messa in conto sulla scia dell’uscita definitiva di Eni da Snam, dopo la scadenza, a gennaio scorso, del suo prestito obbligazionario che ha visto arrivare sul mercato l’8,22% del capitale per effetto della conversione in azioni. Con il risultato di spingere verso l’alto il quorum raggiunto ieri nell’assemblea dei soci di Snam. Così, quando gli azionisti sono stati chiamati a esprimersi sulla nomina degli amministratori, la lista dei candidati di Assogestioni (Elisabetta Oliveri, Sabrina Bruno e Francesco Gori) è risultata più votata di quella di Cdp Reti. Risultato: sono stati designati solo i primi tre candidati di Cdp(Carlo Malacarne, Marco Alverà, Alessandro Tonetti) e, per completare il board con i restanti tre nomi espressi dalla Cassa (Yunpeng He, Monica De Virgiliis e Lucia Morselli), è stata necessaria una seconda votazione. Nessuna sorpresa, però, sul futuro vertice: Carlo Malacarne è stato indicato alla presidenza, mentre Marco Alverà è stato poi nominato nuovo ad dal cda a valle dell’assise.

Il copione è stato dunque rispettato. E la maggiore partecipazione dei fondi all’assemblea, con la lista di Assogestioni in cima ai consensi, è stata valutata assai positivamente. «Se Snam si avvicina a essere una public company? L’interesse dei fondi per la nostra attività è molto forte e dovrebbe essere considerato dalla società come un buon segnale», ha spiegato Malacarne.

Il neo presidente, che ha stimato l’utile operativo per il 2016 «a circa 1,8 miliardi di euro», ha poi rivolto lo sguardo, insieme all’ad Marco Alverà, al futuro e alle possibili mosse sui dossier Gas Connect Austria e Thyssen Gas. «Stiamo guardando i corridoi strategici per noi sul mercato delle infrastrutture di gas e teniamo sotto monitoraggio i paesi che riteniamo strategici come Germania, Austria e Francia, poi eventuali acquisizioni dipenderanno dai tempi e dalle opportunità», è il messaggio al mercato. Al momento, però, ha detto Malacarne, «non abbiamo fatto ancora offerte vincolanti in Austria».

Lo sviluppo internazionale di Snam sarà comunque declinato nel piano strategico atteso entro luglio. E, con la stessa deadline, ha detto il nuovo ad Alverà, sarà completato anche lo studio di fattibilità sullo scorporo di Italgas. Ma non c’è alcuna intenzione di “liberarsi” della società: Snam intende mantenere una quota di minoranza. Quanto ai rumors su un matrimonio con F2i, rilanciate nuovamente dalla stampa nelle ultime settimane,  Malacarne è stato chiarissimo. «Quella che è rimbalzata è semplicemente una visione industriale. Oggi stiamo seguendo un altro percorso, quello che succederà in futuro non lo so».

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