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Luxottica, Milleri al fianco di Del Vecchio

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Luxottica, Milleri al fianco di Del Vecchio

  • –Marigia Mangano

MILANO

Luxottica chiude il primo trimestre con vendite a cambi costanti in aumento del 3,8% (+2,5% a cambi correnti) a 2.266 milioni. L’assemblea ha confermato il dividendo di 0,89 euro per azione (+24%) mentre il consiglio di amministrazione successivo all’assise ha nominato Francesco Milleri vicepresidente «con il compito di coadiuvare e assistere il presidente esecutivo» Leonardo Del Vecchio «nell’esercizio delle sue funzioni». Confermato l’ad Massimo Vian con Francesco Francavilla che resta in carica come altro vicepresidente.

La riunione dei soci, dunque, sigilla il nuovo assetto al vertice del colosso degli occhiali, che ha visto sostanzialmente il ritorno in prima linea del presidente Leonardo Del Vecchio dopo l’uscita dell’amministratore delegato Adil Khan a solo un anno dal suo debutto.

Un tema, quest’ultimo, oggetto di dibattito nel corso dell’assemblea. «Personalmente anche per me la cifra è stata alta, ma ci sono le regole e quando si firma un contratto, va rispettato», ha risposto Del Vecchio agli azionisti che in assemblea hanno espresso perplessità per la mega liquidazione pagata dal gruppo all’ex-co ad che ha ricevuto quasi 20 milioni di euro complessivi. Ma la riunione dei soci è stata soprattutto l’occasione per fare il punto sull’andamento di Luxottica e sulla strategia che il gruppo intende a questo punto seguire.

«Siamo estremamente positivi e ottimisti sul 2016. L’inizio anno è secondo i piani», ha detto l’ad di Luxottica Massimo Vian, «I primi mesi dell’anno - ha aggiunto - contano poco. Maggio, giugno e luglio sono i mesi più importanti e quindi guardiamo con attenzione ai prodotti che lanceremo da adesso per l’estate». «Noi siamo tranquilli e pensiamo come sempre al risultato finale: per fine anno stimiamo un aumento dei ricavi tra il 5 e il 6%», ha affermato il presidente e azionista di riferimento di Luxottica, Leonardo Del Vecchio. «E’ un pò la nostra regola, così come lo è aumentare gli utili e anche quest’anno pensiamo di fare un pò meglio del 2015», ha aggiunto Del Vecchio. E il capitolo acquisizioni?

Luxottica non ha «colloqui o trattative» con il produttore tedesco di lenti Zeiss o con la francese Essilor, ha chiarito Vian. E ha aggiunto: con Zeiss «c’è un normalissimo rapporto di fornitore » e «lo stesso dicasi con Essilor, oltre a una piccola jv in Thailandia», ha spiegato Vian. Piuttosto, ha affermato poi il presidente Del Vecchio, il gruppo è pronto a investire massicciamente nella crescita interna: «Le acquisizioni noi le facciamo investendo all’interno del gruppo. Stiamo investendo in Luxottica per il miglioramento tecnologico e poi tra quest’anno e il prossimo apriremo 1.200 negozi in piu. Questa è l’acquisizione che facciamo al momento», ha detto. «Non è poi che ci siano in giro tante acquisizioni. - ha aggiunto il patron di Luxottica - e poi noi ogni anno spendiamo più di mezzo miliardo di euro per aprire nuovi negozi e in miglioramenti tecnologici». Il gruppo - ha precisato - sta costruendo tre magazzini oltre a quelli che ha già e sta costruendo in Cina, in America, a Sedico in Italia. «L’investimento lo facciamo prima nelle nostre capacità tecniche e poi in nuovi negozi. Le acquisizioni le facciamo solo se ci aiutano, ma se ci distraggono dall’attenzione per la perfezione, non ci interessano», ha concluso Del Vecchio.

I nuovi negozi saranno in varie aree del mondo, dalla Cina al Brasile. «Abbiamo tanto spazio di crescita all’interno del gruppo. Abbiamo uno staff di ingegneri e tecnici eccezionale», ha poi aggiunto Del Vecchio. Senza contare, poi che Luxottica sembra orientata a esercitare la call che ha per salire al 100% di Salmoiraghi e Viganò e che scade nel 2017. Luxottica ha rilevato il 36% di Salmoiraghi nel novembre 2012 e l’esercizio della call, oggetto di discussione ieri nel corso del consiglio, sembra assai scontato.

Infine, sul vertice e sulla nomina di Milleri alla vicepresidenza, Del Vecchio ha spiegato che serve una persona che possa sostituirlo all’occorrenza. «Un vice-presidente con le deleghe che sono previste serve se vado dieci giorni in vacanza o mi viene un po’ di mal di pancia e bisogna fare una firma, allora lo può fare lui. Comunque, io penso di stare qui ancora a lungo, altri 20 anni», ha detto Del Vecchio.

Tornando ai dati del trimestre, il gruppo in particolare ha visto il fatturato della divisione wholesale crescere del 2,1% a cambi costanti a 935 milioni (-0,6% a cambi correnti), e quello “reported” della divisione retail salire del 5% a cambi costanti a 1.331 milioni (+4,8% a cambi correnti). Le vendite omogenee della divisione retail sono in crescita dell’1,6%, con una «solida crescita per il business ottico», afferma la società. «Siamo soddisfatti dei risultati dei primi quattro mesi del 2016, allineati alle nostre aspettative, e della qualità della crescita. È una crescita - hanno commentato Del Vecchio e Vian - realizzata in una fase di profonda trasformazione dell’approccio commerciale del gruppo, con iniziative, quali l’omogeneizzazione dei prezzi in aree geografiche importanti, l’implementazione di rigorose politiche commerciali con piattaforme online e la pulizia degli inventari di alcuni nostri clienti, che comportano alcuni sacrifici iniziali».

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