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Sole 24 Ore, Squinzi presidente

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Sole 24 Ore, Squinzi presidente

  • –Andrea Biondi

Il Gruppo 24 Ore ha da ieri un nuovo Consiglio d’amministrazione e un nuovo presidente, Giorgio Squinzi, che, a margine dell’assemblea degli azionisti, rispondendo alle domande dei cronisti ha parlato del Sole 24 Ore come di un giornale «autorevolissimo, ai vertici dell’editoria italiana. Non c’è nulla da rilanciare, dobbiamo semplicemente sistemare i conti». Un giornale che, inoltre, si terrà fuori dalla ventata di M&A che sta attraversando il settore: «L’opinione della nostra base è di mantenere la nostra indipendenza, quindi opererò in quella direzione».

L’assemblea degli azionisti del Gruppo 24 Ore ha nominato ieri il nuovo consiglio di amministrazione che rimarrà in carica per il triennio, fino all’assemblea che approverà il bilancio dell’esercizio al 31 dicembre 2018. Sono stati nominati Luigi Abete (confermato), Mauro Chiassarini (entrante), Maria Carmela Colaiacovo (confermata), Nicolò Dubini (confermato), Marcella Panucci (confermata), Claudia Parzani (entrante), Carlo Pesenti (entrante), Livia Pomodoro (entrante), Cesare Puccioni (confermato), Carlo Robiglio (entrante), Giorgio Squinzi (entrante). L’assemblea ha nominato Giorgio Squinzi presidente del consiglio di amministrazione. Luigi Predieri è stato nominato segretario del consiglio di amministrazione.

Quella di ieri nell’Auditorium della sede del Sole 24 Ore a Milano è stata l’ultima assemblea sotto la presidenza del Cavaliere del lavoro, Benito Benedini. «Il brand Sole 24 Ore è unico, autorevole, forte, inimitabile. È un patrimonio di questo Paese e va rispettato», ha detto Benedini nel suo intervento. «In questo mandato sono stati risanati conti e organizzazione di tutta l’azienda. È stata ridisegnata la mission intorno al suo vero core business: il nostro quotidiano», ha detto il presidente uscente, soddisfatto di lasciare «un’azienda con i conti rimessi in sicurezza: questa gestione ha guidato il gruppo sulla strada della redditività. Abbiamo percorso tre quarti della strada: ora occorre percorrere l’ultimo miglio, che come tutti sanno, è quello più breve ma certamente cruciale».

Benedini, che mesi fa aveva comunicato di non essere disponibile per un rinnovo del mandato, ha ringraziato il direttore editoriale Roberto Napoletano: «Un grande direttore, che ha dimostrato capacità creativa e innovativa ideando un sistema multimediale unico»; l’amministratore delegato uscente Donatella Treu «per il qualificato e prezioso contributo» oltre che «tutti i giornalisti e dipendenti del Gruppo 24 Ore».

Il nome del futuro amministratore delegato potrebbe arrivare nel giro di un mese, ha risposto Squinzi, a margine dell’assemblea:«Abbiamo già affidato l’incarico a una società di headhunter. Mi auguro nel giro di un mese o poco più di poter arrivare a una soluzione». Che non sarà interna al nuovo Cda, ha puntualizzato: «No, non è previsto».

Il nuovo presidente del Gruppo 24 Ore ha rinunciato ai compensi da presidente e consigliere. Una scelta, questa, fatta anche da Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria (Viale dell’Astronomia è azionista al 67,5%) e riconfermata nel board.

«Nel mercato globale non si può fare gli attendisti o i camaleonti», è stato uno dei messaggi contenuti nel primo discorso di Squinzi da presidente del Gruppo, in chiusura di assemblea. «È chiaro che abbiamo una situazione difficile – ha aggiunto – ma credo che la nostra società concentrandosi sulle sue capacità più importanti e con approccio aperto al mercato dovrebbe poter in breve tempo perlomeno non bruciare più cassa, ritrovare una competitività nel mercato dell’editoria in Italia e anche ritrovare dei conti più soddisfacenti per gli azionisti. Questo è l’impegno che mi prendo», ha concluso l’ex presidente di Confindustria.

L’Assemblea degli azionisti ieri ha dato anche il via libera al bilancio 2015 della capogruppo. Il sistema multimediale unico carta-web del Sole 24 Ore (quotidiano Sole, 12 quotidiani verticali, ItalyEurope24, primo sito paywall a partire in Italia da oltre tre anni) è senz’altro il fattore alla luce del quale leggere il 2015 del Gruppo 24 Ore: i ricavi digitali da contenuto informativo di Sole 24 Ore e quotidiani verticali sono cresciuti di 8,4 milioni, per un incremento del 45% rispetto a un 2014 già in forte crescita; i ricavi digitali da contenuto risultano così nettamente superiori a quelli in versione cartacea (55% contro 45%); il riconoscimento di valore, da parte del mercato, all'intero sistema multimediale del Sole 24 Ore ha consentito di aumentare i prezzi dell’offerta pubblicitaria e quindi di contribuire alla crescita di 12,8 milioni della raccolta (+11,2% a 126,7 milioni); l’Ebitda ritorna positivo con un anno di anticipo (per 0,9 milioni) e il flusso operativo del 2015 passa dal bruciare (per 16,6 milioni nel 2014) al generare cassa per 2,1 milioni di euro. Il Gruppo ha chiuso con perdita netta consolidata di 24 milioni (-21,3 milioni la capogruppo). I ricavi complessivi consolidati sono invece cresciuti del 4% a 325 milioni.

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