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Ferrari, utile netto +19% nel I trimestre. Marchionne nuovo ad

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alzati i target 2016

Ferrari, utile netto +19% nel I trimestre. Marchionne nuovo ad

Ferrari ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con un'utile netto pari a 78 milioni di euro, un incremento di 13 milioni di euro o del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Stando al comunicato dell'azienda con i risultati preliminari consolidati relativi ai tre mesi conclusi il 31 marzo scorso, i ricavi netti si sono attestati a 675 milioni di euro, con un incremento di 54 milioni o dell'8,8% (+8,4% a cambi costanti) rispetto allo stesso arco temporale del 2015. L'aumento dei ricavi netti dalla vendita di Automobili e parti di ricambio (52 milioni di euro, +12%), riconducibile alla crescita dei volumi favorita dai nuovi modelli 488 GTB, 488 Spider e F12tdf e dal maggior contributo generato dalle personalizzazioni e di sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (9 milioni di euro, +8%), ascrivibili perlopiù al miglior posizionamento nelle classifiche del Campionato, è stato in parte compensato dalla diminuzione alla voce Motori (7 milioni di euro, -11%), causata principalmente da minori consegne a Maserati, nonostante maggiori ricavi generati dalla fornitura ad altre scuderie di Formula 1.

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Al 31 marzo 2016, l'indebitamento netto industriale era pari a 782 milioni, in calo rispetto ai 797 milioni contabilizzati alla fine del 2015 grazie alla generazione di free cash flow industriale. Quest'ultimo è stato pari a 28 milioni, trainato principalmente dal forte aumento delle disponibilità liquide generate da attività operative, ma in parte compensato dalle spese in conto capitale e dalla variazione negativa del capitale di funzionamento (diminuzione degli acconti ricevuti per LaFerrari). Il Free Cash Flow industriale del primo trimestre 2015 includeva un afflusso una tantum pari a 44 milioni di euro, legato al parziale rimborso da parte di Maserati del suo magazzino in Cina.

Alzati i target dell’anno
Ferrari conta di chiudere l'anno con consegne superiori a 7.900 vetture, incluse le supercar. La stima precedente, fornita lo scorso febbraio congiuntamente alla diffusione del bilancio 2015, era per circa 7.900. «Siamo cauti», ha commentato il presidente Sergio Marchionne (da oggi anche amministratore delegato). I ricavi netti sono attesi a quota 3 miliardi di euro circa contro le previsioni passate per un dato superiore ai 2,9 miliardi. L'adjusted Ebitda è atteso essere uguale o superiore a 800 milioni; il calcolo precedente era per un dato superiore ai 770 milioni di euro. L'indebitamento netto industriale è atteso essere uguale o inferiore a 730 milioni di euro.

Felisa lascia il ruolo di ad, subentra Marchionne
Cambio al vertice di Maranello. L'amministratore delegato Amedeo Felisa lascia l'incarico, che viene assunto con effetto immediato da Sergio Marchionne, già presidente del gruppo di Maranello (ruolo che manterrà in aggiunta a quello nuovo). «Dopo 26 anni di servizio dedicato», Felisa «continuerà a servire nel consiglio di amministrazione di Ferrari con un mandato specifico come advisor tecnico del gruppo». È quanto recita una nota di Ferrari. Marchionne ha commentato dicendo: «Conosco Amedeo da oltre un decennio e ho avuto l'opportunità di lavorare con lui da vicino negli ultimi due anni. È senza dubbio uno dei migliori ingegneri dell'automotive al mondo. Negli ultimi 26 anni, ha lavorato senza sosta per alimentare e guidare lo sviluppo tecnico di Ferrari, producendo una gamma di auto che hanno creato gli standard in termini di performance e stile». Il cda di Ferrari, conclude la nota, «vuole esprimere ufficialmente la sua gratitudine ad Amedeo per i suoi contributi ed è felice di potere contare sul suo servizio come advisor tecnico al leadership team andando avanti».

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