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Veneto Banca, il presidente Bolla: Atlante non serve, non siamo…

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vigilia di assemblea

Veneto Banca, il presidente Bolla: Atlante non serve, non siamo Vicenza

«Noi non abbiamo evidenze in questo momento che la partecipazione di Atlante sia necessaria» all'aumento di capitale di Veneto Banca. Lo ha dichiarato il presidente Pierluigi Bolla in vista dell’assemblea di giovedì e del rinnovo del Cda. «Non abbiamo mai avuto contatti e noi rimaniamo fiduciosi», ha aggiunto, sottolineando che Veneto Banca «non è nelle condizioni della Banca Popolare di Vicenza», come dimostrano anche le dichiarazioni di Banca Imi, capofila del consorzio di garanzia. «Il nostro è un cauto ottimismo - ha concluso - il 12-14 maggio maggio inizierà il pre marketing per l'aumento di capitale e la quotazione, ci penseremo dopo l'assemblea».

La lettera della Bce
«La Bce ci ha inviato una lettera nella quale invita il cda ad inviare un messaggio agli azionisti che verrà letto in assemblea. All'interno di questa comunicazione la Bce ribadisce la necessità che ci sia una governance adeguata di Veneto Banca per assicurare la sana e prudente gestione della banca». Lo ha annunciato il presidente Pierluigi Bolla. «Tanto il cda quanto gli azionisti devono contribuire alla buona governance - ha aggiunto Bolla illustrando i contenuti della lettera Bce - e questo vale soprattutto per Veneto Banca in quanto le debolezze della banca derivano» in primo luogo, secondo la Vigilanza, «dalla povera qualita' degli attivi accumulati negli anni passati e dalle carenze dei controlli interni».

L’esposizione dei soci
Intanto «dai dati che sono disponibili all'interno della banca emerge che la maggioranza dei soci presentatori della 'lista dei soci' per il cda sono o fanno parte di gruppi economici che sono clienti della banca, in taluni casi sono dei debitori per importi anche significativi e in particolari sono esposti nei confronti della banca per un importo aggregato che supera i 520 milioni». Lo ha annunciato il presidente di Veneto Banca, Pierluigi Bolla, in conference call coi giornalisti. In particolare, sono 51 i soci a cui è riconducibile l'esposizione, che per 393 milioni è composta da crediti con anomalie e per 262 milioni da crediti deteriorati. Bolla ha sottolineato inoltre che «molte azioni riconducibili a soci presentatori sarebbero state acquistate utilizzando finanziamenti della banca e quindi non sono stati giudicate regolari dall'autorita' di Vigilanza e non computati in patrimonio». Si tratta di circa 460mila azioni.

Parlando nello specifico dell'associazione 'Per Veneto Banca', Bolla ha infine notato che «l'esposizione totale nei confronti della banca è di 958 milioni di euro di cui 730 milioni sono rappresentati da crediti problematici e 382 milioni sono deteriorati». L'associazione dei soci si scontrerà giovedì in assemblea contro quella presentata dal cda uscente e capeggiata dallo stesso Bolla.

“Per Veneto Banca”: i vertici vogliono condizionare l’assemblea
Veneto Banca ha diffuso oggi, alla vigilia dell'assemblea, nuove istruzioni sugli adempimenti da seguire per la partecipazione da parte delle società, formalita' che «sarebbero state da comunicare ai soci assieme all'attestato di partecipazione cosi' come si e' fornito il modulo di delega, che a questo punto appare incompleto». Lo rileva l'associazione di azionisti 'Per Veneto Banca', che appoggia la lista presentata da alcuni soci per il rinnovo del cda contro quella espressione del board uscente. «Queste istruzioni rese in questo momento dimostrano come si sia organizzata l'assemblea e come si intendono condizionare i lavori e le votazioni», conclude l'associazione.

(Radiocor Plus Il Sole 24 Ore)

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