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Mps, migliorano i conti: utile a 93,2 milioni. Piano per Npl di…

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Mps, migliorano i conti: utile a 93,2 milioni. Piano per Npl di 3,5 miliardi

Monte dei Paschi intende alzare l'asticella delle sofferenze da vendere sul mercato nel triennio 2016-2018. Il piano industriale prevede la cessione di 1 miliardo quest'anno, 1 nel 2017 e 1,5 miliardi nel 2018 «ma il nostro impegno è di fare di più nei tre anni», ha detto Fabrizio Viola agli analisti. Nel piano non c'erano ancora la garanzia pubblica Gags né il Fondo Atlante e «aspettiamo benefici dalla costituzione del Fondo» ha detto l'amministratore delegato Fabrizio Viola. Mps è quotista del Fondo Atlante.

Viola ha aggiunto che la banca senese è alla ricerca di un partner per gestire i crediti deteriorati che dovrà essere un soggetto diverso rispetto alle eventuali controparti cui cedere parte dei crediti in sofferenza. «Fino a questo momento pensiamo di tenere separate l'accordo per la partnership e la vendita». Mps intanto ha messo a punto una struttura efficiente per il recupero delle sofferenze ha detto Viola che sta dando i primi risultati. Nel primo trimestre Mps ha registrato il ritorno in bonis di crediti per un ammontare di 400 milioni.

Effetto decreto salva banche
L'impatto sul Monte dei Paschi del decreto banche varato dal Governo per quanto riguarda le imposte differite attive (dta) è di 80 milioni. Lo indica la banca nel comunicato sui conti del primo trimestre. Il decreto, in vigore, prevede il versamento di un canone annuo con un'aliquota dell'1,5% per mantenere l'attuale conversione in crediti d'imposta delle attività per imposte anticipate. Il decreto del Governo per accelerare la dismissione dei crediti deteriorati, ha sottolineato Viola, sarà utile «per i nuovi crediti deteriorati, non credo per il nostro stock». Si tratta di una valutazione preliminare del decreto, ha aggiunto Viola, e «sarò felice di poter cambiare valutazione sullo stock» in seguito ad un esame più approfondito delle misure varate venerdì scorso.

L’azionista Tesoro
Il Monte dei Paschi non ha ancora ricevuto una risposta da parte del ministero dell'Economia sull'eventuale pagamento dell'ultima cedola dovuta sui Monti bond in azioni Mps. Secondo quanto riferito dall'amministratore delegato della Banca, Fabrizio Viola agli analisti, l'eventuale pagamento in azioni delle cedole dovute sull'ultima tranche dei Monti Bond rimborsati lo scorso anno farebbe diventare il Tesoro il primo socio della banca con una quota di circa il 7 per cento del capitale. Il Tesoro detiene oggi il 4% della banca per effetto del pagamento in azioni delle cedole dei Monti Bond nel 2014. Il pagamento in azioni e' possibile se la banca registra una perdita. Lo scorso anno per effetto della valutazione di Alexandria come un derivato il Monte dei Paschi ha chiuso in utile. Al netto della riclassificazione chiesta dalla Consob avrebbe chiuso in perdita.

I conti della banca
Utile netto consolidato di 93,2 milioni per il Monte dei Paschi nel primo trimestre, risultato in calo rispetto ai 143,7 milioni dello stesso periodo del 2015. Il margine di interesse ammonta a 548,3 milioni (-9,6%), il totale dei ricavi cala a 1185,5 milioni (-13%). Il gruppo registra un risultato operativo lordo di 540,5 milioni da 719,7 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. In calo anche gli oneri operativi a 645 milioni (-1,3%) tra cui le spese del personale (-0,4%). La banca segnala la solida posizione patrimoniale con un ratio cet1 transitional all'11,7 per cento.

Banca Mps registra impieghi verso clientela a 114 miliardi (+2%), invertendo il trend negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni. La raccolta diretta sale a 120 miliardi. La raccolta commerciale, diminuita a inizio anno, ha ricominciato a crescere nei mesi di marzo e aprile.

I crediti deteriorati lordi pari a 47 miliardi sono in aumento nel primo trimestre di 377 milioni (414 milioni di euro nel quarto trimestre 2015) sui livelli piu' bassi registrati negli ultimi due anni (escludendo gli impatti delle cessioni di crediti deteriorati). Lo stock di crediti deteriorati netti risulta in flessione rispetto a dicembre 2015. Su tali dinamiche hanno positivamente influito le variazioni registrate negli ingressi/uscite dal bonis verso i deteriorati, l'incremento dei recuperi delle sofferenze e ulteriori azioni di ottimizzazione dello stock di credito deteriorato.

L’inversione di tendenza
L’istituto di credito senese nel primo trimestre dell'anno ha registrato il valore di rettifiche sui crediti piu' basso degli ultimi quattro anni. Lo segnala la banca nella nota dopo l'approvazione dei risultati da parte del cda. Le rettifiche sui crediti ammontano a 346 milioni e sono in calo del 40,1% sul trimestre precedente “grazie alla stabilizzazione dei flussi di ingresso nelle esposizioni deteriorate nonche' all'incremento dei crediti deteriorati ritornati in bonis”. Il costo del credito del primo trimestre 2016 si attesta a 122 punti base rispetto ai 179 punti base registrato a fine 2015. Le coperture medie dei crediti deteriorati sono pari al 49% (+59 punti base rispetto a dicembre 2015).

Negli ultimi mesi, compresi i primi giorni di maggio, il Monte del Paschi «sta recuperando i depositi persi a gennaio». Così l'amministratore delegato Fabrizio Viola nella conference call con gli analisti sul primo trimestre. Viola ha sottolineato il buon risultato del trimestre nonostante la forte speculazione che ha colpito prima il titolo Mps all'inizio dell'anno e a seguire le altre banche italiane quotate.

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