Quali le indicazioni dell’analisi tecnica sul titolo Ovs?
Il titolo Ovs ha un’impostazione laterale con un tono di fondo ancora moderatamente rialzista. Dopo il picco registrato su finire dello scorso anno, in area 6,6 euro, è iniziata una fase correttiva che ha portato le quotazioni in area 5 euro. In questa zona è stato recentemente realizzato un doppio minimo, da cui sono partite delle ricoperture significative con ulteriori accelerazioni sopra i 6 euro. In prospettiva è fondamentale che il supporto di 5 euro venga mantenuto: alcune discese al di sotto di questa soglia potrebbe determinare una svolta al ribasso dei corsi.
(di Andrea Gennai)
Quali sono i Capex previsti nel 2016-2017?
Il gruppo prevede Capex per circa 65-70 milioni. Di questi più della metà saranno indirizzati alle aperture di punti vendita. Il rimanente, invece, è ad appannaggio di attività quali il mantenimento della rete retail già esistente o l’Information technology aziendale. A ben vedere gli investimenti sono in linea con quelli dello scorso esercizio durante il quale i Capex si sono attestati a 68,3 milioni. Denari così divisi: circa il 47% in nuove aperture; intorno al 17% per la rimessa a nuovo o il mantenimento della rete retail già esistente; un altro 15% a favore dell’Information technology e altri progetti speciali. Infine: il rimanente 19% dei Capex è stato ad appannaggio della maggiore efficienza e velocità nelle attività di logistica e gestione del business. Mentre l’ultimo 2% è stato indirizzati ad un progetto di risparmio energetico con l’utilizzo di lampadine Led.
Quale la dinamica dell’indebitamento netto?
Il debito netto, alla fine del gennaio scorso, si è attestato a quota 235 milioni. Si tratta di un valore inferiore ai 624,4 milioni di un anno prima. Il rapporto debito netto su Ebitda è così passato da 4 volte al valore di 1,3. La media del tasso d’interesse pagato nello scorso esercizio è stato del 3,4% rispetto al 5,42% di un anno prima. Il gruppo peraltro sottolinea che i costi del 2015-2016 non riflettono ancora completamente del rifinanziamento del debito a fronte del fatto che i minori tassi sono consolidati solo per 11 mesi. Nel futuro il gruppo si attende un ulteriore calo della leva finanziaria e l’obiettivo a fine gennaio 2017 è di avere un rapporto Debito netto su Mol inferiore all’unità.
Di recente l’azionista Coin ha ceduto il 10% del capitale di Ovs: un segnale da interpretarsi in che modo?
Diversi analisti hanno indicato: da una parte, a fronte della positiva performance del titolo, è la normale attività del private equity (che controlla Coin) di concretizzare la plusvalenza; dall’altra è stato aumentato il flottante che favorisce l’ingresso di nuovi investitori.
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