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Clessidra a Italmobiliare, deal da 20 milioni

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Clessidra a Italmobiliare, deal da 20 milioni

Italmobiliare ha siglato ieri il contratto di acquisto di Clessidra Sgr Spa, sulla base di un valore complessivo della società di circa 20 milioni di euro. La finalizzazione dell’operazione, il cui progetto era stato annunciato lo scorso 26 aprile, è subordinata alle approvazioni da parte delle competenti autorità e dei sottoscrittori del Fondo Clessidra Capital Partners III.

Per Italmobiliare, Investement Holding detenuta dalla famiglia Pesenti che gestisce un portafoglio diversificato di investimenti e partecipazioni per un valore superiore ai 2 miliardi di euro, l’operazione Clessidra - afferma una nota - «rientra in una visione di ampia politica di diversificazione del proprio portafoglio di investimenti e rappresenta una significativa opportunità di sviluppo delle attività nel settore del private equity attraverso l'acquisizione del principale operatore italiano».

Italmobiliare (assistita da Pedersoli) è stata scelta dall’azionista di controllo, Manuela del Castillo Sposito (titolare con la sua famiglia del 79% della Sgr), vedova del fondatore Claudio Sposito, mancato lo scorso gennaio. Già nei giorni scorsi la proposta della cassaforte della famiglia Pesenti, che riguarda la totalità delle azioni, aveva battuto gli altri due soggetti interessati alla piattaforma di private equity, cioè la Mittel di Rosario Bifulco e Neuberger Berman, dove nel team ci sono alcuni manager ex-Intesa Sanpaolo come Fabio Canè e Marco Cerrina Feroni.

Italmobiliare investirà così nel private equity una piccola parte della imponente liquidità incassata dalla cessione di Finter Bank a Vontobel e ottenuta soprattutto grazie all’accordo con i tedeschi di HeidelbergCement su Italcementi. Con l’ingresso nel private equity, come azionista di peso di una delle piattaforme più note del settore, Italmobiliare sarebbe intenzionata a a confermare l’attuale team dove spiccano Maurizio Bottinelli e Riccardo Bruno. Più incerta la permanenza di Francesco Trapani, l’ex-capoazienda di Bulgari, manager di punta di Clessidra e candidato fino a febbraio scorso a rilevare la quota della famiglia Sposito.

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