
È durato circa 40 minuti il consiglio di amministrazione straordinario di Fininvest per accelerare nella possibile cessione della controllata AcMilan spa. La società ha raggiunto un accordo per un periodo di trattativa in esclusiva con un gruppo di investitori cinesi relativo alla cessione di una quota del Milan (probabilmente il 70%, per arrivare al 100% in due anni). Al termine del Cda è stato rilasciato un comunicato che annuncia come sia stato contemporaneamente sottoscritto un promemoria di intesa partendo dal quale si darà il via ad un approfondimento della trattativa. «Il periodo di esclusiva (secondo alcune fonti fino al 15 di giugno, ndr) è stato definito - si legge nella nota - in modo da risultare compatibile con la complessità delle tematiche da discutere, le esigenze della società e gli appuntamenti previsti dal calendario delle attività calcistiche».
Da quanto si apprende Silvio Berlusconi, presidente del Milan dal 1986 e primo socio di Fininvest, ha dato nelle ultime ore il benestare ad avviare un negoziato il cui esito non è comunque scontato. Berlusconi resterebbe presidente onorario. La cordata cinese, la cui composizione non è stata ancora resa nota ufficialmente, ha valutato il Milan circa 700 milioni di euro, inclusi i debiti. Secondo le indiscrezioni, dei «7-8 soggetti» componenti la cordata cinese uno sarebbe Evergrande Group, conglomerata attiva in diversi settori: real estate, finanza, assicurativo, banche, turismo, persino nell'alimentare, fino allo sport visto che possiede la metà del capitale azionario del club calcistico cinese Guangzhou, mentre l'altra metà è del colosso dell’e-commerce Alibaba di Jack Ma.
Lo scorso giugno, le trattative con il businessman thailandese Bee Taechaubol erano sfumate dopo che Berlusconi aveva cambiato idea e deciso di cedere solo una quota di minoranza del club.
Diciotto scudetti e diciassette grandi coppe internazionali
È il 20 febbraio del 1986 quando Silvio Berlusconi acquista il Milan. Basta una stagione di assestamento per rilanciare la squadra rossonera ai vecchi fasti ed arriva il primo degli scudetti targati cavaliere. Ne arriveranno otto tra il 1987 ed il 2011 l'ultimo conquistato dal Milan. In quegli anni d'oro arriva la tripletta firmata Capello: 1992, 1993 e 1994. Poi nel 1996, 1999 e 2004. L'ultimo è targato Allegri.
Nella storia del Milan si può parlare di un pre-Berlusconi ed un post Berlusconi per una squadra che in totale ha vinto 18 titoli nazionali, sette tra coppe Campioni e Champions, due Coppe delle Coppe, cinque Supercoppe UEFA, tre Coppe Intercontinentali, una Coppe del mondo per club. È la terza squadra al mondo per numero di titoli internazionali conquistati (18, a pari merito con il Boca Juniors e alle spalle di Al-Ahly a quota 20 e Real Madrid a quota). Il Milan è storia dal 1899, anno della sua nascita. È la squadra che nel 1901 rompe il dominio del Genoa vincendo lo scudetto, il primo della sua storia. Nel 1908 da una sua costola, per il disaccordo di alcuni soci sul tesseramento dei giocatori stranieri, nascerà l'odierna Internazionale.
Con il Milan nel 1926 nasce San Siro (l'Inter giocava all'Arena Civica). Ma è negli anni cinquanta e sessanta che il Milan si impone a livello nazionale ed internazionale. Nel 1963 arriva la prima Coppa dei Campioni. José Altafini in attacco e un giovane Gianni Rivera in campo spinsero il Milan alla vittoria per 2-1 nella finale contro il Benfica nello stadio di Wembley e Cesare Maldini fu il primo capitano di una squadra italiana a sollevare la Coppa dei Campioni. Nereo Rocco il vate in panchina.
Gli anni ottanta si aprirono con la prima retrocessione in Serie B e la radiazione del presidente rossonero Felice Colombo a seguito dello scandalo del calcioscommesse. La pronta risalita ed una grave crisi finanziaria dalla quale la rilevò il 20 febbraio del 1986 Silvio Berlusconi. Il resto è storia di trent'anni di successi targati cavaliere. Ed oggi si apre un'altra pagina di storia rossonera.
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