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Mondadori-Banzai, accordo in arrivo Atteso solo l’ok finale

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editoria

Mondadori-Banzai, accordo in arrivo Atteso solo l’ok finale

Per Mondadori-Banzai è ormai fatta. A quanto risulta al Sole 24 Ore è attesa nelle prossime ore la comunicazione dell’ok finale a un’operazione che porterà a Segrate le attività media del gruppo attivo nell’e-commerce fondato da Paolo Ainio – che è al controllo del gruppo assieme Matteo Arpe (hanno un 21% ciascuno) – e guidato dall’ad Pietro Scott Jovane.

Oggetto del deal è la divisione con i siti verticali, tra i quali “Giallo Zafferano” e “Pianeta Donna”. La parte di informazione online di Banzai, in cui rientrano “Il Post” come “Giornalettismo”, rimarranno fuori dall’operazione.

A breve si conosceranno dunque i dettagli. Certo è che l’operazione ha tutti i contorni di un matrimonio annunciato. Il Gruppo L’Espresso era stato dato per interessato alla partita, ma al momento dell’offerta vincolante si è poi sfilato. Il gruppo Mondadori è rimasto invece in partita, rispondendo a una logica industriale che l’ad del gruppo di Segrate, Ernesto Mauri, aveva espresso con chiarezza a metà marzo, in occasione della presentazione dei risultati di bilancio del 2015. «Se non riusciamo a concludere questa operazione, quel tema comunque dobbiamo affrontarlo: i visitatori via internet servono. O li facciamo noi o dobbiamo fare acquisizioni», aveva spiegato Mauri.

Parole dette allora, ma denotando la volontà forte di crescere nel digitale. Banzai in questo senso ha rappresentato un’occasione visto che, dall’altra parte, la decisione è quella di focalizzare il proprio business sull’e-commerce (il gruppo ha marchi come ePrice e SaldiPrivati).

Un combinato disposto ideale, insomma, per dare al gruppo guidato da Ernesto Mauri e presieduto da Marina Berlusconi la possibilità di fare un affondo sui media digitali, andando a cercare i lettori del futuro proprio a ridosso di quell’operazione – l’acquisizione di Rcs Libri – che ha puntellato l’attività se vogliamo più “old”. L’interesse di Mondadori era ed è per i portali verticali che parlano al mondo femminile per integrarne con le riviste storiche della casa editrice(da Grazia a Donna Moderna) e creare sinergie. In questo senso il matrimonio sta per essere celebrato. Con soddisfazione anche dei cugini di Mediaset che partecipano al 50% alla concessionaria Mediamond (che si occupa della raccolta sul digitale oltre che di quella sulla radio), con l’altro 50% in mano a Mondadori.

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