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Unipol, nel primo trimestre utile da 151 milioni. Piano industriale: dividendi 2016-18 per 400 milioni

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Il gruppo Unipol nei primi tre mesi del 2016 ha realizzato un utile netto consolidato di 151 milioni di euro rispetto ai 312 milioni di 12 mesi prima. Come precisa una nota, nel primo trimestre 2015 si sono concentrate gran parte delle plusvalenze realizzate lo scorso anno. Nel trimestre la raccolta diretta assicurativa è salita del 5,8% a un totale di 4, 8 miliardi, suddivisi tra gli 1,9 miliardi nel danni (-0,7%) e i 2,8 miliardi nel vita (+10,8%). Il risultato ante imposte del comparto assicurativo è di 241 milioni contro 507 milioni nel 2015. Il Danni vi contribuisce per 137 milioni (da 368 milioni) e il Vita per 104 milioni (da 139 milioni). I risultati sono stati accolti negativamente dal mercato che sta penalizzando sia le azioni Unipol sia le Unipolsai.

Alla raccolta danni, il gruppo UnipolSai contribuisce per 1,8 miliardi (-1,2%) e le altre compagnie direttamente controllate da Unipol Gruppo Finanziario (UniSalute, Linear e Arca Assicurazioni) con 179 milioni. Il combined ratio migliora al 95,4% dal 96,6%. Nel Vita, il gruppo UnipolSai contribuisce alla raccolta per 1,94 miliardi, dato stabile rispetto al primo trimestre 2015. Il canale della bancassicurazione, costituito dalle compagnie del Gruppo Arca Vita e del Gruppo Popolare Vita, ha realizzato una raccolta diretta di 1,97 miliardi (da 1,43 miliardi al 31 marzo 2015, +37,3%), che vede il Gruppo Arca, con premi pari a 884 milioni di euro, segnare un incremento del 45,4%, e il Gruppo Popolare Vita, con premi pari a 1.087 milioni di euro, un incremento del 31,3%. Il Patrimonio netto ammonta a 8,35 miliardi (da 8,44 miliardi al 31 dicembre 2015).

Il margine di solvibilità Solvency II è calato al 143% dal 150% di fine 2015 per gli effetti derivanti dall'andamento dei mercati finanziari in questo primo periodo dell'anno.

Il risultato economico lordo del settore bancario di Unipol nel primo trimestre è positivo per 2 milioni di euro contro 4 milioni nei primi tre mesi del 2015. La raccolta diretta di Unipol Banca si attesta a 9,93 miliardi (-0,9% rispetto afine 2015), mentre gli impieghi verso la clientela ammontano a 8,73 miliardi (-0,4%). In lieve riduzione il credito deteriorato a 3,89 miliardi da 3,91 miliardi a fine 2015, con un coverage ratio del 44,6%. A livello di Gruppo Bancario Unipol si evidenzia un CET 1 al 31 marzo 2016 pari al 15,9%. Per il settore immobiliare, la cui operatività «continua a essere incentrata nelle attività di ristrutturazione e di valorizzazione di alcuni importanti immobili in portafoglio», il risultato ante imposte del settore è negativo per 4 milioni di euro (-2 milioni al 31 marzo 2015).

Piano industriale 2016-2018

Unipol ha approvato oggi anche il piano industriale 2016-2018: previsti utili netti consolidati cumulati tra gli 1,5 e gli 1,7 miliardi, dividendi complessivi per 400 milioni e un indice di solvibilità Solvency II tra il 120 e 160%. Il gruppo con il piano industriale del prossimo triennio «intende rafforzare la leadership di mercato nel comparto Auto» con l’obiettivo di incrementare il portafoglio di circa 500.000 nuovi clienti entro il 2018, anche attraverso l'ampliamento dei servizi di riparazione e assistenza. Inoltre - indica una nota - il gruppo intende estendere al comparto Non Auto (in particolare casa, commercio, Pmi) il know how nella telematica e nei servizi assicurativi, con un obiettivo di crescita della raccolta dell'8% sui segmenti Retail e Pmi al 2018. Nell’Auto è previsto l’incremento dell’incidenza delle black box dall'attuale 30% a circa il 45% del 2018, con l’obiettivo di conseguire un beneficio cumulato di circa 50 milioni di euro sui costi di liquidazione dei sinistri nel triennio. AlfaEvolution Technology, società del gruppo costituita ad hoc, supporterà con un investimento complessivo di circa 100 milioni, l'evoluzione telematica, centralizzando internamente il modello di servizio e le competenze.

Nel segmento protezione dei bisogni di salute, è prevista l’evoluzione dell'integrazione del modello specialistico di UniSalute con la rete agenziale e bancaria, anche attraverso nuove partnership con il settore pubblico e l'ampliamento dei servizi di assistenza domiciliare e alla persona, con l’obiettivo di incrementare la quota di mercato malattia dal 23% del 2015 al 26% nel 2018. L’offerta nel comparto Vita prevede l’integrazione con servizi di protezione ed assistenza, con una revisione del mix di portafoglio e un focus sulla redditività, con l’obiettivo di riduzione al 2018 dei rendimenti minimi garantiti medi di circa 40 punti base. Nell’ambito del piano, la rete agenziale UnipolSai proseguirà nella riorganizzazione, che punta all’ottimizzazione del presidio territoriale e alla sostenibilità economica delle agenzie. In termini di information technology sono previsti investimenti per circa 150 milioni di euro.

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