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Etihad fa funding anche per Alitalia

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Etihad fa funding anche per Alitalia

  • –Mara Monti

MILANO

Etihad, la compagnia di Abu Dhabi socia di Alitalia al 49%, ricorre di nuovo al mercato dopo l’emissione dello scorso settembre da 700 milioni di dollari. Il vettore attraverso il veicolo Ea partner II ha dato mandato alle banche di organizzare a partire da questa mattina una serie di incontri con gli investitori istituzionali. Il veicolo servirà per fare funding non solo per Etihad, ma anche per i vettori partner a cominciare da Alitalia, Air Berlin, Air Serbia e Air Seychelles.

Al momento non è stato ancora comunicato l’ammontare del bond che sarà seguito dai lead managers Goldman Sachs, Ads Securities, Anoa Capital e Integrated Capital. Per Etihad si tratta della seconda emissione in partnership con gli altri vettori del gruppo secondo quote prestabilite: nella prima emissione, le ripartizioni furono definite per Etihad Airways al 18,846%, Alitalia (18,846%), Air Berlin (18,846%), Etihad airport services (16,1545%), Jet Airways (India) 16,154%, Air Serbia (8,077%) Air Seychelles (3,077 per cento). E’ probabile che anche per questo secondo bond le quote rimarranno identiche.

Per Etihad si tratta di fare fronte alle esigenze di bilancio di alcune compagnie partner ancora in difficoltà: come nel caso di Air Berlin che nonostante l’acquisizione di Etihad risulta ancora in sofferenza e nel primo trimestre ha accusato un rosso operativo salito a 172,2 milioni di euro, da -159,9 milioni dello stesso periodo del 2015, e perdite nette pari a 182,3 milioni, da -212 milioni, su un fatturato in calo da 793,7 a 737,1 milioni. Migliorano i risultati di Alitalia che nonostante il rosso di bilancio ha annunciato di volere acquisire Air Malta: il 2015 si è chiuso con una perdita netta di 199,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 580 milioni di euro registrata nel 2014 e ha confermato di «essere sulla strada per tornare in utile entro il 2017».

Meglio ha fatto la capogruppo Etihad che ha chiuso il 2015 con un utile netto in crescita a 103 milioni di dollari (dai 73 milioni del 2014) e con ricavi totali per 9,02 miliardi (da 7,55 miliardi). Il 2015 è stato il quinto anno consecutivo di redditività netta. L'Ebit è salito leggermente a 259 milioni di dollari (da 257 milioni del 2014). I passeggeri trasportati sono stati 17,6 milioni (contro 14,8 milioni l’anno prima). La strategia di partnership basata su quasi 50 accordi in codeshare e strategici investimenti di minoranza come quello con Alitalia, ha contribuito all’aumento delle vendite nel network globale di Etihad Airways, fatturando ricavi per 1,4 miliardi di dollari - in aumento del 22,1% rispetto al 2014 - e contribuendo a fare volare più di cinque milioni di passeggeri sugli aerei Etihad Airways.

Recentemente la compagnia emiratina ha annunciato una nuova riorganizzazione del management a cominciare dal vertice dove James Hogan, che ha ricoperto il ruolo di presidente e amministratore delegato di Etihad Airways per dieci anni ha assunto le stesse cariche in Etihad Aviation Group, la capogruppo che raggruppa tutte le partecipate. Al suo posto in Etihad Airways è stato nominato lo svizzero Peter Baumgartner.

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