«Il nostro obiettivo è la redditività, non il punto di pareggio». Lo ha sottolineato l'ad di Alitalia, Cramer Ball, durante l'evento per presentare le nuove divise della compagnia, sottolineando che quella di oggi «è una pietra miliare per Alitalia: oggi facciamo un passo avanti, abbiamo una grande opportunità. il nostro obiettivo non è solo essere bravi ma i migliori nell'ambito dei competitor europei». Ball ha detto che la partnership con Etihad «è una grande opportunità» e ha evidenziato come, nella sua azione alla guida di Alitalia, la sua «parola preferita è velocemente». «Alitalia deve essere la compagnia preferita, oggi è uno spartiacque, crediamo che Alitalia sia la prima scelta».

«Sono molto orgoglioso di essere il ceo di uno dei brand più iconici», ha detto Ball, indicando la volontà di «trattare ogni euro come se fosse nostro». «Ma non è una questione che riguarda solo i costi, ma anche gli investimenti. Gli investimenti continueranno e per quest'anno investiremo 400 milioni in tutte le aree», ha aggiunto Ball, sottolineando l'importanza del persone: «5 milioni sono stati investiti nella Training Academy - ha detto - e abbiamo formato oltre 9 mila persone in 12 mesi». Per quanto riguarda le rotte, Ball ha annunciato che si stanno «considerando ulteriori rotte sul lungo raggio: abbiamo opportunità in Nord America, ci sono moltissime opportunità>. Per quanto riguarda invece le rotte nazionali, Ball ha ricordato che al suo arrivo in Alitalia ha passato «16-18 ore al giorno su ogni singola rotta. L'obiettivo è renderle redditizie» e laddove sono state chiuse sono state individuate «soluzioni intermodali».

Hogan: confermiamo ritorno alla redditività nel 2017
«Siamo in linea con i target previsti dal piano e stiamo centrando ogni obiettivo. Il piano triennale per il ritorno alla redditività entro il 2017 è confermato». Lo ha detto il vice presidente di Alitalia e Ceo di Etihad, James Hogan durante un'evento della compagnia. «Quello che abbiamo detto lo abbiamo rispettato. Il Piano per il 2017 è non solo il pareggio, ma anche il profitto», ha sottolineato Hogan

Montezemolo: le rotte non profittevoli vanno chiuse o lo Stato deve coprire il gap
Su questo, il presidente Luca Cordero di Montezemolo ha confermato l'intenzione di chiudere le rotte non profittevoli: «Noi serviamo le rotte che ci permettano di avere un profitto. Dove non si autogenera un profitto abbiamo due alternative: chiudere la rotta oppure che lo sSato copra il gap tra perdite e minor profitto».

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