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Enel presenta un’offerta da 806 milioni per Metroweb

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Enel presenta un’offerta da 806 milioni per Metroweb

Entra nel vivo la sfida tra Telecom Italia ed Enel per la conquista di Metroweb, società della fibra controllata da Cdp e dal fondo F2i. Oggi, secondo quanto si apprende, il gruppo elettrico guidato da Francesco Starace ha scoperto le sue carte, presentando un'offerta per l'azienda milanese intorno agli 806 milioni di euro. Telecom, una decina di giorni fa, aveva già inviato una proposta, che scade domani, da massimo 816 milioni per il 100% di Metroweb. Le due offerte sono, secondo quanto spiegano fonti vicine al dossier, molto diverse tra di loro e, dunque, non le si può confrontare basandosi solo sull'enterprise value, cioè sul valore totale riconosciuto all'azienda.

L’offerta di Telecom prevede due opzioni: una tutta cash per il 100% di Metroweb e una per comprare inizialmente il 67% della società, con la garanzia di salire al 100% in due-tre anni. Nell'offerta è contenuta anche la possibilità di uno scambio di asset con Cdp che coinvolge Sparkle, controllata di Telecom. L'ipotesi, però, è apparsa subito poco percorribile, viste le diverse valutazioni che le parti in causa danno sulla società dei cavi sottomarini controllata dal gruppo di tlc. Nell'offerta datata 9 maggio di Telecom Italia per Metroweb, secondo quanto apprende Radiocor Plus, si indica un equity value di 650-750 milioni di euro e un enterprise value, cioè il valore complessivo riconosciuto all'azienda, compreso tra un minimo di 703 e un massimo di 816 milioni di euro. L'offerta di Telecom, secondo quanto si apprende, si è posizionata nella parte superiore della forchetta individuata. Inoltre la quasi totalità della proposta riguarda la controllata operativa Metroweb Milano (Telecom offre 734 milioni), sulla quale Fastweb ha ancora un diritto di prelazione.

Dopo la proposta di Enel, Telecom Italia non ha intenzione di rilanciare l'offerta né, per il momento, vuole allungarne la validità. Peraltro, tre giorni fa, nel giorno della conference call di Telecom Italia sui conti, l'amministratore delegato Flavio Cattaneo aveva sottolineato che l’azienda è interessata a Metroweb solo «se il prezzo è giusto». Nel frattempo il gruppo ha più volte ribadito la volontà di andare avanti con il proprio piano di investimenti sulla banda ultra larga, indipendentemente dalla sorti della partita sulla società contesa.

Con le due offerte sul piatto, dunque, sembra che il dossier Metroweb, che ha animato le cronache finanziarie degli ultimi due anni, sia arrivato a un punto di svolta. Prima dell'entrata in scena nel business della banda ultra larga da parte di Enel, Telecom era arrivata, sotto la guida di Marco Patuano, vicina a un accordo con la società della fibra. Ma alla fine l'intesa non si è mai conclusa. L'ultimo progetto, presentato a febbraio scorso anche all’Agcom, prevedeva di cablare 250 città con tecnologia fibra fino alla casa attraverso un investimento stimato intorno ai 2,5 miliardi di euro. L’operazione prevedeva l’acquisto di una quota di maggioranza di Metroweb (il 67%) da parte di Telecom Italia con un’opzione a salire, successivamente, fino al 100 per cento.

Anche Vodafone e Wind avevano intrapreso una trattativa con Metroweb arrivando alla firma di una lettera di intenti con i due soci Cdp ed F2i, più volte rinnovata, ma mai andata in porto. Sulla sfida Enel-Telecom oggi è intervenuto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli: «Ben venga la competizione tra Enel e Telecom nella banda ultra larga ma è importante che ci sia sempre il rispetto per il superiore interesse del Paese».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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