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Dal fondo Usa Apollo offerta per comprare Sisal

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Dal fondo Usa Apollo offerta per comprare Sisal

  • –Carlo Festa

Il fondo di private equity Apollo presenta la sua offerta per acquistare Sisal. Secondo indiscrezioni il gruppo finanziario statunitense negli scorsi giorni avrebbe presentato la sua proposta vincolante per rilevare il controllo della società di scommesse, oggi controllata da un nucleo di azionisti finanziari: cioè i fondi Apax (36,5%), Permira (36,5%) e Clessidra (20%). L’offerta, che secondo i rumors vedrebbe l’assistenza dei legali di BonelliErede, sarebbe stata recapitata agli advisor Deutsche Bank e Ubs. Apollo, in questa fase, sarebbe il front-runner, cioè l’unico gruppo in fase avanzata di discussioni per acquisire Sisal. Negli ultimi mesi sono arrivate infatti alcune manifestazioni d’interesse spontanee anche da altri gruppi finanziari come Cvc e Bain Capital, ma al momento questi ultimi non avrebbero finalizzato un’offerta vincolante. Si tratta, dunque, di un nuovo fronte di acquisizioni aperto da Apollo in Italia. Il gruppo finanziario Usa, specializzato soprattutto sul turnaround di attività finanziarie, dopo aver comprato lo scorso anno gli asset assicurativi di Carige, quest’anno si è focalizzato su alcuni dossier bancari: prima Carige (con un’offerta rifiutata per l’intera banca), poi su Interbanca e infine sulle good bank di Banca Etruria e Banca Marche. Inoltre è tra in soggetti in corsa per comprare un corposo portafoglio di non performing loan (garantito da alberghi) da Mps. Guidato dall’ex-banker Unicredit Andrea Moneta, Apollo ha tuttavia anche una forte esperienza internazionale nel settore delle scommesse e non sorprende quindi la sua discesa in campo per Sisal. L’azienda italiana, dal canto suo, sembra pronta a una vendita dopo che due anni fa i fondi azionisti hanno provato senza successo ad accompagnarla verso il processo di Ipo. Sisal attualmente è un gruppo con due anime differenti. Il giro d’affari dell’azienda è trainato principalmente dalla divisione Pagamenti e Servizi, sicuramente la più redditizia di tutto il gruppo. Più stabile il comparto dei giochi, anche se soggetto negli ultimi tre anni a forti rischi regolamentari. Secondo gli ultimi dati disponibili, al 30 settembre scorso, gli apparecchi da intrattenimento, slot e videlotterie, hanno registrato revenue per 250 milioni, contro i 291,3 milioni dell'anno precedente. La raccolta di gioco è passata dai 3 miliardi di euro del 2014 ai 2,8 miliardi del 2015 . Il risultato è da collegare alla riduzione del numero degli apparecchi per la quale il gruppo ha optato nel gennaio scorso in risposta alla introduzione dell’addizionale di 500 milioni di euro con la legge di Stabilità per il 2015. In calo anche il Superenalotto: 29 milioni contro i 33 dei primi nove mesi del 2014. Stabili le scommesse virtuali con 22 milioni mentre l’online ha avuto un leggero incremento pari a 3 milioni di euro.

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