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Unicredit sale con le banche, scommessa sulla svolta al vertice

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Unicredit sale con le banche, scommessa sulla svolta al vertice

Unicredit vivace nella mattinata di Borsa aspettando l'esito del cda straordinario convocato per le 16 che dovrà dirimere la questione della guida operativa del gruppo: il ricambio del ceo Federico Ghizzoni sembra scontato ma, secondo Il Sole 24 Ore, il manager non si presenterà dimissionario in consiglio e potrebbe mantenere il timone fino all'individuazione del suo sostituto. L'ipotesi più accreditata dalle indiscrezioni di stampa è che i lavori del board si concludano avviando l'iter per la ricerca del nuovo ceo con un mandato a una società di headhunter. In Borsa il titolo fa meglio del Ftse Mib supportato anche dagli altri bancari visto che tra le migliori blue chip ci sono Mps, Mediobanca e Intesa Sanpaolo.

Dopo aver tracciato diversi scenari soprattutto sulle mosse che il nuovo capoazienda potrebbe attuare in risposta alle perplessità dei soci sull'andamento del titolo e soprattutto del mercato sulla solidità patrimoniale del gruppo (ribadita peraltro ieri dallo stesso Ghizzoni), operatori e analisti restano in stand-by aspettando il responso del cda. "E' prematuro scommettere su un candidato e sulla futura strategia - riflette un analista - Rimaniamo positivi sul titolo in quanto riteniamo vi sia elevato potenziale di ristrutturazione". Ampia la rosa dei candidati circolata nelle indiscrezioni che comprende tra gli altri Marco Morelli di BofA Merrill Lynch, Alberto Nagel di Mediobanca e Pierre Moustier ex responsabile dell'investment banking di Unicredit.

"Crediamo che il possibile cambiamento del ceo possa accelerare il processo verso un aumento di capitale teso a rafforzare il capital base che offre attualmente un buffer limitato (25 punti base) rispetto alle richieste Srep", aggiungono da Banca Imi.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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