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Yuan ai minimi da cinque anni

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Yuan ai minimi da cinque anni

Sembra che l'appello alla Banca centrale a smetterla di ripianare le perdite legate alla discesa inesorabile delle quotazioni dello yuan contro il dollaro siano state ascoltate. Oggi la moneta di Pechino ha raggiunto il minimo storico da cinque anni a questa parte. La caduta libera dello scorso 11 agosto è, dunque, solo un ricordo. E quello che tutto il mondo si augura, e cioè che la Cina sposti gradualmente lo yuan verso un tasso di cambio di mercato, sembra plausibile.

La Banca centrale oggi ha deciso di impostare il fixing giornaliero della moneta al livello più debole nei confronti del dollaro americano in oltre cinque anni. Pertanto lo yuan è stato fissato a 6,5693, il livello più debole contro il dollaro dal marzo del 2011, lo 0,3% più debole del livello di 6,5468 di martedì.
La misura serve come punto di riferimento per lo yuan onshore, che può oscillare del 2% sopra o sotto al tasso di riferimento della Banca stessa.
Lo yuan onshore si è indebolito dello 0,2% a 6,5642 mentre quello onshore è rimasto invariato a 6,5677.

La Banca cinese per il fixing giornaliero dello yuan tiene conto dei movimenti delle valute correlate, in particolare del dollaro Usa. L'indice del dollaro statunitense, che segnala il valore della moneta Usa rispetto a un paniere di sei valute, ha guadagnato lo 0,4% negli ultimi due giorni per raggiungere il livello di 95,607, il più alto da due mesi a questa parte, accusando il possibile impatto del rialzo dei tassi della Federal Reserve a giugno.
Le voci che la Banca centrale cinese avrebbe cambiato metodo tornando al vecchio criterio di determinare “a piacere” il fixing, la parità giornaliera, era soltanto una voce infondata.

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