Finanza & Mercati

Fca richiama 4,3 milioni di auto negli Usa causa degli airbag Takata

  • Abbonati
  • Accedi
Auto

Fca richiama 4,3 milioni di auto negli Usa causa degli airbag Takata

Andamento titoli
Vedi altro

Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato che la divisione Fca Us (la ex Chrysler)  richiamerà volontariamente circa 4,3 milioni di veicoli negli Usa per sostituire gli airbag del passeggero frontale. La società spiega che la decisione è legata a un difetto presente negli airbag prodotti dalla giapponese Takata e già comunicato all'autorità americana della sicurezza stradale National Highway Traffic Society (Nhts). Fca aggiunge «di non essere a conoscenza di incidenti relativi a veicoli di Fca Us coinvolti da questa campagna» e precisa che dei veicoli coinvolti dall'operazione, circa 933mila saranno richiamati in Canada, Messico e al di fuori dell'area Nafta; l’azienda ha anche indicato che richiamera' circa 16.549 veicoli negli Usa per aggiornare il software. Si tratta di modelli Fiat 500e prodotti nel 2013-2016.

Oltre a Fca, il maxirichiamo a causa degli airbag Takata coinvolge anche Audi, Bmw, Daimler, Ford, Mazda, Toyota, Honda, Mitsubishi, General Motors, Nissan e Volkswagen, per un totale di 12 milioni di veicoli; il marchio più coinvolto è Honda, con 4,5 milioni di richiami. A  Piazza Affari il titolo Fca cede il 2,2% alle ore 15, la performance peggiore del Ftse-Mib.

Il sistema di gonfiaggio degli airbag Takata utilizza come propellente il nitrato di ammonio; un'esposizione prolungata a un livello molto elevato di umidità e ad alte temperature può danneggiare il gas propellente (che serve per gonfiare l'airbag dopo l'attivazione della carica esplosiva comandata dai sensori). La conseguenza è che il sistema si potrebbe attivare quando non richiesto provocando «la rottura del sistema di gonfiaggio con la possibile esplosione di frammenti all'interno del veicolo». Fca Us aggiunge di non essere comunque a conoscenza di rotture dei sistemi di gonfiaggio neppure in occasione dei test fatti sulla parte frontale dove siede il passeggero sui suoi veicoli «condotti in regioni dove vi è elevata umidità».

Takata, che detiene una quota di mercato pari al 20% degli airbag a livello mondiale, è da tempo sotto pressione per i suoi airbag difettosi che hanno causato incidenti mortali costati la vita ad almeno 13 persone con oltre 100 feriti. In Giappone sono stati annunciati i richiami di 19,6 milioni i veicoli di diversi costruttori, giapponesi ed esteri, a causa degli airbag difettosi di Takata. L’azienda è anche in gravi di fficoltà finanziarie; il titolo è precipitato in poco più di due anni da oltre 3mila a 421 yen e - scrive la Reuters - Takata è in trattative con una serie di investitori per un possibile buyout.

© Riproduzione riservata