«Fa più notizia il mercato azionario che perde il 3% in un giorno, ma l'effetto più devastante è l'erosione sulle cedole nei portafogli dei risparmiatori». Alida Carcano (49 anni), fondatrice e presidente di Valeur Investment, è convinta che più della volatilità dei mercati di questo inizio 2016, siano da temere le conseguenze dei tassi ancora troppo bassi. La volatilità, tutto sommato, è andata attenuandosi dopo i primi mesi del 2016 che hanno visto livelli particolarmente elevati tanto che, stando alla banca dati S&P Capital IQ, i mercati azionari globali da inizio anno ai minimi dell’11 febbraio hanno visto volatilizzarsi oltre 14mila miliardi di dollari di capitalizzazione per poi recuperare 12mila miliardi di dollari nel mese e mezzo successivo. Un contesto che ha visto l’indice di Volatilità (Vix) raggiungere livelli che solitamente vede durante l’estate quando gli scambi sono più rarefatti.
Andamento dell'indice Vix da inizio anno
«Bisogna imparare a guardare alla volatilità anche come un'opportunità. Non bisogna farsi prendere dal panico, perché è fisiologico che i mercati ogni tanto scendano. Se guardiamo alla situazione delle economie mondiali oggi siamo di fronte a un quadro “sano”. Noi sulle borse siamo sostanzialmente ottimisti, ma ci aspettiamo nuovi momenti di correzione fisiologica. Bisogna tenere i nervi saldi» spiega la presidente di Valeur Investment.
Se si guarda invece alla performance dell’indice di Borsa Italiana, Ftse Mib, confrontato ai maggiori listini europei le notizie non sono certo rosee: l’indice delle società a maggiore capitalizzazione a Milano ha segnato una flessione da inizio anno superiore al 10% contro cali tra il 2 e il 4% degli altri listini.
Andamento da inizio anno
Tuttosommato, però, il problema del portafoglio degli investitori non è l’azionario, secondo Carcano, ma un altro. Qui l’intervista:
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