Sace archivia i risultati trimestrali con un balzo del 33,5%, a quota 1,5 miliardi di euro, per le operazioni assicurate a sostegno di export e internazionalizzazione delle imprese italiane. In salita, come emerge dalla nota diffusa a valle del board che ieri ha approvato i conti, risulta anche l’utile lordo che segna una progressione del 4,7%, a 156,4 milioni. L’utile netto del gruppo assicurativo-finanziario presieduto da Giovanni Castellaneta e guidato da Alessandro Castellano, è pari, a fine marzo, a 101,9 milioni, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2015 (100,1 milioni). Calano i premi lordi, a 38,3 milioni (-32%), mentre i sinistri segnano un aumento del 91%, a 130,8 milioni, principalmente, chiarisce la Sace, «per effetto di indennizzi relativi a forniture di imprese italiane nella cantieristica navale e nel metallurgico».
Il gruppo, che ha attualmente un patrimonio netto di 4,1 miliardi di euro, registra infine una forte crescita dei recuperi: l’asticella indica 226 milioni di euro, con uno scarto positivo di 35,6 milioni sul primo trimestre del 2015. Merito, soprattutto, dell’accordo di recupero dei crediti sovrani vantati nei confronti dell’Iran firmato lo scorso gennaio.
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