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Le caramelle Perugina tornano italiane, Nestlè cede «Rossana» a Fida

Buone notizie per gli amanti delle caramelle e del made in Italy. Non si dovrà dire addio alle storiche caramelle Perugina nate quasi 100 anni fa, tra cui la «Rossana», brand-icona amata da generazioni di italiani, che anzi tornano italiane. La Nestlè, proprietaria della Perugina dal 1988, ha scelto l’astigiana Fida per cedere il ramo d’azienda relativo alle caramelle a marchio Rossana, Fondenti, Glacia, Fruttallegre, Lemoncella e Spicchi.

Dopo tanti marchi del «made in Italy» che traslocano all’estero, finalmente una buona notizia con la scelta dell'azienda astigiana attiva dal 1973, che opera esclusivamente nel settore delle caramelle, conosciuta per marchi come Bonelle, Sanagola, Charm. E rassicurazioni per i golosi nostalgici che non dovranno dire addio alla Rossana, la caramella dura fuori e morbida dentro da sempre nelle case delle nonne, come si era ipotizzato nei mesi scorsi.

“Si rafforza ulteriormente la posizione di Fida che oggi detiene una quota del 3,5% del totale nell’ambito del mercato delle caramelle familiari ”

 

A inizio marzo la Nestlè aveva infatti annunciato un piano di sviluppo che puntava a potenziare lo stabilimento perugino per farne uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all'interno del gruppo, privilegiando gli investimenti per lo storico «Bacio» a scapito della «Rossana», la Rossa Perugina, nata in Umbria nel 1926, in onore di Roxanna la donna amata da Cyrano de Bergerac.

L'acquisizione di oggi rafforzerà ulteriormente la posizione di Fida che, attualmente, detiene una quota pari al 3,5% circa nel totale mercato delle caramelle familiari, con un fatturato 2015 pari a circa 15 milioni di euro. «Ci ha colpito il calore e l'affetto dimostrato dai consumatori nei confronti di Rossana negli ultimi mesi» ha commentato Leo Wencel, capo Mercato del Gruppo Nestlé in Italia che si dice lieto «di aver trovato un partner solido ed esperto nel settore che, siamo sicuri, saprà continuare a valorizzare nel modo migliore questi brand e assicurare loro un futuro di successo».

Soddisfatto Eugenio Pinci, presidente e amministratore delegato di Fida: «Siamo orgogliosi dell'accordo raggiunto oggi che, grazie a significative sinergie tecnologiche, produttive e commerciali, ci consente di rafforzare la nostra posizione sul mercato ampliando il nostro portafoglio prodotti con brand storici molto amati. Siamo pronti a investire risorse umane ed economiche nel loro sviluppo e nella loro valorizzazione».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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