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Borletti: «Il business raddoppierà»

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Borletti: «Il business raddoppierà»

La cordata Antin-Borletti-Icamap vince a sorpresa l’asta per Grandi Stazioni con una mega-offerta (oltre 900 milioni di valore d’impresa) che sbaraglia la concorrenza. Così sotto i riflettori finisce di nuovo Maurizio Borletti, erede della dinastia milanese che ha fondato i grandi magazzini La Rinascente.

Borletti, che vive a Parigi, un’altra volta si dimostra regista di un’operazione nel retail: ci era già riuscito anni fa, nel 2005, conquistando assieme a un gruppo di investitori (tra cui Investitori Associati, Deutsche Bank e Pirelli) proprio La Rinascente, un tempo della sua famiglia. Più recentemente, c’è stato l’investimento assieme a Deutsche Bank nei grandi magazzini francesi Printemps, la cui maggioranza è poi stata ceduta al Qatar. Borletti è comunque restato a gestire il gruppo francese su richiesta dei nuovi azionisti di Doha.

Il consorzio Antin-Borletti-Icamap (che è stato coadiuvato dall’advisor finanziario Leonardo & Co e dagli studi legali Gatti Pavesi Bianchi, Erede Bonelli e Cerina) vince a sorpresa, superando concorrenti dati più favoriti alla vigilia come i fondi di Deutsche Bank, Altarea e il private equity Lone Star.

La cordata vincitrice unisce le capacità e competenze infrastrutturali del fondo Antin con l’esperienza industriale dell’imprenditore Maurizio Borletti. L’accoppiata è poi completata dall’esperienza di Guillaume Poitrinal, ex-amministratore delegato del colosso Unibail-Rodamco e uno dei manager più noti al mondo nel settore dei centri commerciali, che guida il terzo alleato della cordata, cioè il gruppo finanziario Icamap.

«Il consorzio con Antin e Icamap - spiega Maurizio Borletti - è formato da soggetti tra di loro complementari. Il nostro piano industriale è finalizzato allo sviluppo del retail nei punti di grande traffico ferroviario, nelle grandi città italiane. La trasformazione si è vista già negli aeroporti, che sono diventati enormi centri commerciali. Le stazioni in Europa , con qualche eccezione come ad esempio in alcuni scali in Germania e Francia, non hanno avuto ancora uno sviluppo importante. In Italia è stata realizzata con Grandi Stazioni una parte del percorso di crescita negli ultimi 15 anni, ma resta ancora molto da fare. Inoltre le stazioni sono spesso in centro città e beneficiano anche di una clientela locale».

L’obiettivo è ora raddoppiare l’attività di Grandi Stazioni nel giro di 5-6 anni: «Nonostante queste prospettive rosee, crediamo che il tasso di crescita potrebbe essere ancora maggiore, visto che ogni anno nelle stazioni circolano circa 750 milioni di viaggiatori».

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