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Quei due scenari estremi: nessun ritocco o gara a oltranza

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L'Analisi|In primo piano

Quei due scenari estremi: nessun ritocco o gara a oltranza

Bonomi rinuncia ad adeguare il prezzo della sua offerta per Rcs alle quotazioni più alte alle quali è già arrivata la Borsa (0,77 euro ancora ieri), confermando che l’Opa, tra una settimana, partirà presumibilmente “fuori mercato”, a 0,70 euro per contanti. A questo punto Urbano Cairo avrà una prima finestra di opportunità di cinque sedute per dichiarare un rilancio. Ma non è detto che la sfrutterà, dopo la pesante stroncatura arrivata dal board di Rcs persino sul contenuto industriale della sua proposta. Se rinuncerà alla mossa, si apriranno due scenari estremi.

Il primo è che nessuno rilanci, spiazzando il mercato che invece aveva scommesso sul ritocco delle offerte. C’è l’incognita della Brexit che potrebbe scombussolare il contesto ma, a bocce ferme, in questo caso le due offerte potrebbero anche andare entrambe deserte. Nel qual caso tutti gli attori della contesa - azionisti e banche creditrici - dovrebbero probabilmente sedersi a un tavolo per discutere comunque dell’assetto di Rcs.

Il secondo scenario è che la battaglia tra i due contendenti si scateni solo all’ultimo. Ma il pallino, in quest’ipotesi, l’avrebbe in mano Bonomi. Se rilanciasse in extremis per raccogliere più azioni consentirebbe a Cairo di rientrare in gioco, alzando a sua volta la posta. In teoria, non ci sono limiti alla possibilità di rilanci, a patto di arrivare con la proposta vincente almeno cinque giorni prima della scadenza delle offerte che ogni rilancio potrebbe far allungare.

Ma non è credibile, con i problemi strutturali che il settore dell’editoria si trova ad affrontare e con il debito ingente che ancora tarpa le ali a Rcs, che i due contendenti siano determinati a rincorrere non solo il mercato, ma anche le valutazioni ancora più elevate che la società, con i suoi advisor, ha fatto su se stessa e che individuano un “valore fondamentale” che si spinge fino a 1,31 euro per azione.

Il confronto è necessariamente sul terreno del mercato, visto che il flottante è superiore al 60%, ma, inutile nascondersi dietro a un dito, la partita è anche politica: le logiche non sono necessariamente coincidenti. Se si puntava allo status quo, l’obiettivo può considerarsi mancato perchè, comunque vada, le cose sono destinate a cambiare.

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