
Andamento titoli
Vedi altroFindim, la cassaforte lussemburghese della famiglia Fossati, è tornata in utile nel 2015 con un profitto di 42,5 milioni dopo il rosso di 85,5 milioni dell'anno precedente e ha deciso di versare un dividendo di 40 milioni. La cedola va ad aggiungersi alla distribuzione ai quattro fratelli Fossati di 200 milioni di euro decisa fine maggio, dopo un abbattimento del capitale di pari entità e sulla scia di un'analoga operazione nel giugno 2015. Tra gli eventi segnalati dal bilancio dello scorso esercizio da poco depositato nel Granducato, la conclusione della controversia con il Fisco italiano con un pagamento di 20,6 milioni. La holding nel 2015 ha anche ceduto tutti i titoli Telecom Italia che ancora deteneva con una perdita di 23,6 milioni e ha preferito parcheggiare la sua ampia liquidità (oltre 600 milioni) in depositi bancari a termine. Findim è stata in passato tra i maggiori azionisti di Telecom con una quota del 4% che ha poi via via svalutato e smobilitato. L'effetto-Telecom è chiaramente visibile nel bilancio 2015 che accusa perdite pregresse per 272 milioni. Con l'uscita da Telecom, le immobilizzazioni finanziarie sono scese da 858 milioni a 254 milioni. Restano stabili a 208 milioni le quote in imprese collegate, mentre si riducono a 46 milioni da 649 milioni le partecipazioni in altre imprese, riflettendo dunque la cessione dei titoli Telecom.
A Findim fa capo anche il 15,5% di Gas Plus, che - precisa il bilancio 2015 - non è stato svalutato anche se il costo medio per azione è di 5,5 euro contro i 3,61 euro al 31 dicembre scorso in Borsa, in quanto «la quotazione non riflette il valore patrimoniale della partecipazione». Findim detiene inoltre il 2,09% del fondo infrastrutturale F2i e i pagamenti effettuati, tenuto conto dei rimborsi ottenuti, ammontano a 7,1 milioni. In bilancio anche il 100% di Findim Finanziaria spa con un valore di 168 milioni e il 100% della Agricola Cassinassa per 41 milioni. Nel 2015 è poi salita a 30 milioni da 1,8 milioni la voce «altri titoli mobiliari quotati», titoli che - precisa il bilancio - sono stati ceduti nel 2016 con una perdita di 3,5 milioni. Grazie a cessioni e dividendi (70 milioni da Findim Finanziaria), l'attivo in banca lo scorso anno è balzato a 739 milioni di euro da 46 milioni nel 2014 e per 640 milioni è in depositi a termine.
E' più che raddoppiato d'altro canto il debito, salito a 512 milioni da 236,7 milioni e si tratta quasi totalmente di «debito verso imprese collegate», ovvero la Findim Investments Sa. Gli asset della holding a fine 2015 ammontano a 1,04 miliardi da 931 milioni nell'esercizio precedente. Nel mese di ottobre 2015, segnala infine il documento, Findim ha pagato 20,6 milioni di euro alle Agenzia delle Entrate, con un accordo che fa seguito alla verifica fiscale avviata nel 2011 e riguardante due partecipazioni detenute in passato dalla holding.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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