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Rcs, Cairo alza l’offerta del 33% e propone fusione.…

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Cda: bene piano Bonomi ma prezzo non congruo

Rcs, Cairo alza l’offerta del 33% e propone fusione. Cda: bene piano Bonomi ma prezzo non congruo

Cairo rilancia l’offerta per Rcs. Nell’ultimo giorno utile per rivedere l’Ops sul gruppo che edita il Corriere della Sera, l’imprenditore ha comunicato in serata la nuova struttura dell’offerta. Lo schema dell’operazione, sottoposto al vaglio del consiglio di amministrazione della Cairo communication convocato nel tardo pomeriggio, è incentrato su tre punti: l’aumento dell’offerta economica, la fusione tra i due gruppi, un progetto industriale ancora più articolato.

Il Cda ha deliberato di aumentare l'offerta da 0,12 a 0,16 azioni Cairo per ogni azione Rcs, pari a un aumento del 33% rispetto alla precedente offerta. In termini monetari, alla chiusura di oggi, l'offerta valorizza il titolo Rcs 0,69 euro, appena sotto agli 0,70 euro cash offerti dalla cordata concorrente di International Media holding.

«Cairo Communication non molla con
una proposta importante, che ha una serie di punti strategici - ha commentato Urbano cairo al termine della riunione -. Rimane un'offerta pubblica di scambio senza una parte in contanti. Abbiamo anche approvato un piano industriale dei due gruppi integrati, di cui prevediamo di effettuare una fusione entro 12-24 mesi».
In caso di successo dell'offerta, che è stata prorogata fino al 15 luglio, Cairo Communication «intende completare il progetto di rilancio di Rcs con la fusione per incorporazione di quest'ultima».
Gli obiettivi dell'integrazione prevedono ricavi per 1.273 milioni nel 2017 e circa 1.340 nel 2018, un Ebitda di circa 172 milioni nel 2017 e di 215 milioni nel 2018.
Qualora l'offerta di Cairo non dovesse avere successo, il Cda annuncia che proporrà la distribuzione di un dividendo straordinario di 20 milioni complessivi corrispondenti a 25,6 centesimi per azione Cairo Communication.

Nell’attesa dei dettagli giunti in serata, la Borsa oggi ha acquistato a piene mani il titolo Rcs Mediagroup e l’offerente Cairo Communication: le azioni del gruppo editoriale sono salite del 4,13% a 0,78 euro, mentre Cairo Communication è cresciuta del 5,85% a 4,3 euro.

“È un rilancio importante. Abbiamo anche approvato un piano industriale dei due gruppi integrati, di cui prevediamo di effettuare una fusione entro 12-24 mesi”

Urbano Cairo 

Intanto il Cda di Rcs ha informato che dopo aver esaminato i contenuti del documento dell'Opa di International Media Holding, la «fairness opinion» dell'esperto indipendente, la fairness opinion di Citi e quella di UniCredit e il parere degli amministratori indipendenti, «ritiene che il corrispettivo dell'Opa non sia congruo per i possessori di azioni Rcs» anche se «all’unanimità ha valutato positivamente» il piano Bonomi «sulla base delle considerazioni di natura industriale». L'offerta della cordata composta da Investindustrial (gruppo Bonomi), Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai offre 0,70 euro in contanti per ogni azione Rcs apportata all'Opa.

A questo punto la palla passa alla cordata di Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai che dovranno decidere entro venerdì prossimo se rivedere a loro volta l’Opa annunciata. L’operazione partirà infatti lunedì 20 giugno per concludersi il 15 luglio. Una scadenza alla quale sarà riallineata anche l’Ops Cairo.

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