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UniCredit verso una shortlist di 4-5 nomi

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UniCredit verso una shortlist di 4-5 nomi

  • –di Ma.Fe
(Ansa)
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Incontri a raffica ieri in Piazza Gae Aulenti per individuare il nuovo ceo di UniCredit. Il confronto tra i consiglieri si sta spostando dal profilo ai nomi dei papabili, ma non si sarebbe ancora trovato l’allineamento necessario per convergere su un candidato solo: l’obiettivo al momento è quello di individuare una shortlist di 4-5 nomi da sottoporre al board, possibilmente entro la fine del mese.
Si gioca ancora molto a centrocampo nella partita che vede impegnate le varie anime di UniCredit a individuare il prossimo consigliere delegato. Metafora calcistica a parte, dal confronto sul profilo ci si sta gradualmente spostando ai nomi, ma la trattativa è complessa perché i diversi interlocutori restano coperti e al tempo stesso divisi, visto che al momento non sarebbe sanata la spaccatura tra rappresentanti dei soci italiani ed esteri (blocco tedesco in primis).
Ieri in Piazza Gae Aulenti si sarebbero di nuovo incontrati per riunioni informali i componenti della Commissione ristretta istituita per il rinnovo e del Comitato nomine. Sul tavolo, si diceva, il profilo del nuovo ceo definito la settimana scorsa dal board, le possibili deroghe visto che sono poche le figure che vi rispondono pienamente, ma anche i tempi dell'operazione. Il pressing dei soci (soprattutto italiani) resta alto e il clima in Borsa non aiuta (ieri il titolo ha perso un altro 2,22% in linea con il settore, portando a -24,3% il bilancio dell'ultimo mese), dunque c'è chi spinge per chiudere entro la fine di giugno: non sarà facile, ma si proverà. Pur consapevoli che di norma si impiegano almeno due mesi per individuare un nuovo ceo, e che un buon manager spesso ha già un incarico e prima di lasciarlo necessita di un po' di tempo per tutte le valutazioni del caso.
Ieri mattina sul tavolo della commissione ristretta (composta dal presidente Giuseppe Vita, dal vicario Vincenzo Calandra, dal presidente del comitato Nomine Luca Cordero di Montezemolo e da Clara Streit) è arrivata la proposta di suddividere i candidati in diverse shortlist: non è detto che alla fine si opti per questa modalità, quel che è certo è l'obiettivo di approdare a una rosa di papabili di 4-5 nomi da sottoporre al comitato nomine e poi al consiglio: la prossima riunione del board è stata spostata dal 7 all'11 luglio, ma tutti sono in allerta per eventuali convocazioni d'urgenza.
Di certo, anche per conformità alle prassi suggerite da Bce, ci sarà almeno un candidato interno: al vaglio della commissione ci sono i curriculum del vice dg Gianni Papa e del responsabile Est Europa Carlo Vivaldi, due manager apprezzati anche se - vista l'esigenza di un profondo rinnovamento - con chance non alte di essere selezionati. Difficile, anche se non ancora del tutto scongiurata, l'ipotesi di un estero: qui il nome che resta sul tavolo, e contattato nelle scorse ore, è quello di Jean Pierre Mustier, già capo del Cib di UniCredit e oggi in SocGen. Molti più nomi, invece, nella categoria degli italiani esterni a UniCredit: Alberto Nagel di Mediobanca, Marco Morelli di Bofa-Merrill Lynch, ma anche Andrea Orcel di Ubs, Giampiero Maioli dell'Agricole con le quotazioni date in crescita, Flavio Valeri di Deutsche, Gaetano Miccichè di Banca Imi. Circola con crescente insistenza anche il nome di Corrado Passera, così come sarebbe entrato in elenco anche quello di Fabrizio Viola di Mps.

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