
TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo del 2,34% a 15.965, 3 punti. Dopo il forte cedimento di settimana scorsa attutito solo nella sessione di venerdì, la Borsa giapponese inizia la nuova ottava in ripresa anche se gli investitori restano sostanzialmente guardinghi in attesa dell'esito del referendum di giovedi' nel Regno Unito sulla permanenza o meno nell'Unione Europea.
È questo tema che dominera' la settimana in corso, per il pericolo di forti turbolenze finanziarie internazionali nel caso di Brexit. Come già emerso alla fine della settimana scorsa, le preoccupazioni per il Brexit appaiono leggermente diminuite dopo l'omicidio della parlamentare britannica pro-Europa Jo Cox (con tre nuovi sondaggi britannici che indicano in ripresa il campo del “Remain”).
Fin dall'inizio delle contrattazioni il Nikkei ha recuperato oltre il 2% riavvicinandosi alla soglia dei 16mila punti, in presenza di un leggero indebolimento dello yen (reduce da forti rialzi) nella fascia alta diun cambio tra 104 e 105 nei confronti del dollaro. In ripresa i titoli delle società esportatrici, tranne Mitsubishi Motors dopo l'allargamento dello scandalo dei test truccati ad altri modelli (sia pure non più venduti) e l'annuncio della contabilizzazione in perdita di 50 miliardi di yen per compensare gli utenti ingannati dai dati abbelliti sull'efficienza energetica dei motori. In rialzo anche Japan Post, dopo le anticipazioni del quotidiano Nikkei secondo cui investirà fino a 6mila miliardi di yen in asset di rischio.
“Esportazioni giapponesi in calo a maggio per l’ottavo mese consecutivo: tra le cause l’apprezzamento dello yen e il rallentamento della domanda globale”
Dal fronte macro le notizie non appaiono incoraggianti. Le esportazioni giapponesi risultano in calo a maggio per l'ottavo mese consecutivo, in relazione all'apprezzamento dello yen e al rallentamento della domanda globale: -11,3% a 5.091 miliardi di yen (circa 49 miliardi di dollari), dopo il -10,1% registrato in aprile. Spicca, in particolare, la diminuzione del 14,9% dell'export verso la Cina e del 10,7% verso gli Usa (terzo mese consecutivo di arretramento). In volumi, la discesa delle esportazioni rispetto a un anno prima e' pero' piu' limitata (-2,4%).
In netto calo anche le importazioni a maggio (-13,8%), il 17esimo mese consecutivo di calo. Il deficit commerciale si è quindi ridotto a 40,7 miliardi di yen rispetto ai 215,3 miliardi del maggio 2015. Nei tre mesi precedenti del 2016, comunque, c'era stato un surplus commerciale.
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