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Mps chiede il patteggiamento su derivati e Fresh

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Mps chiede il patteggiamento su derivati e Fresh

Una prima svolta per l’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena, partita a Siena tre anni e mezzo fa e poi trasferita a Milano. La banca, imputata ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa, ha deciso di patteggiare 600mila euro di sanzione penale e una confisca di 10 milioni, per le vicende relative ai derivati Santorini e Alexandria, sottoscritti rispettivamente con Deutsche Bank e Nomura; al prestito Fresh, che permise l’acquisto di Antonveneta con parametri patrimoniali squilibrati; alla cartolarizzazione di operazioni immobiliari Chianti Classico. L’accordo è stato trovato con la procura, ora la decisione spetta al gup, probabilmente il 22 luglio.

Tutte queste operazioni erano finite nel mirino dei procuratori senesi e del nucleo Valutario della Gdf con l’accusa prevalente di ostacolo alla vigilanza; poi i procuratori milanesi si sono concentrati sul reato di aggiotaggio, cioè false comunicazioni date al mercato, riunendo in un solo fascicolo quello che a Siena era diviso in due parti (il Fresh per Antonveneta e i derivati con le banche straniere).

Secondo gli inquirenti con questi prodotti finanziari sarebbero stati coperti buchi in bilancio e garantiti utili non leciti. Secondo la ricostruzione, sostanzialmente Mps acquistò Antonveneta nel 2008 senza corretti ratios patrimoniali e attraverso uno scorretto aumento di capitale; poi, per abbellire il bilancio e non mostrare l’esborso e il drenaggio di liquidità (17 miliardi tra costo effettivo e crediti non recuperati), i vertici di Mps ricorsero ai derivati Santorini e Alexandria (per i quali intanto è stato trovato un accordo sul fronte civilistico).

Ora, con l’uscita dal processo della società Mps, sul banco degli imputati rimangono gli ex vertici, tra cui l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex dg Antonio Vigni, a cui si aggiungono ex manager di Deutsche Bank e di Nomura.

A rendere nota la decisione è stato lo stesso istituto di credito senese, spiegando che «con il consenso dei pm», Stefano Civardi, Giordano Baggio e Mauro Clerici, «Bmps ha presentato in data odierna istanza di patteggiamento nel procedimento penale», in fase di udienza preliminare davanti al gup Livio Cristofano.

«Con l’istanza di patteggiamento, ove accolta, - precisa ancora Mps - la Banca esce dal processo come imputata dell’illecito amministrativo conseguente ai reati dei propri ex vertici, limitando le conseguenze a una sanzione amministrativa pecuniaria di euro seicentomila e a una confisca per euro diecimilioni, senza esporsi al rischio di maggiori sanzioni».

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