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Telecom crolla, Niel smonta i derivati sul 15% del capitale

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Telecom crolla, Niel smonta i derivati sul 15% del capitale

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Giornata di passione in Borsa per Telecom Italia, che è anche entrata più volte in asta di volatilità. I titoli sprofondano di oltre il 10%. L’annuncio che l’imprenditore francese, Xavier Niel, nelle prossime settimane smonterà la propria posizione in Telecom Italia e la prospettiva che il mercato italiano delle tlc diventerà più competitivo, con l’ingresso del quarto operatore Iliad (fondato sempre da Niel), mettono al tappeto le azioni di Telecom Italia.

L'imprenditore francese, attraverso derivati, detiene circa il 15% di Telecom Italia ed è il secondo azionista della compagnia, alle spalle di Vivendi, forte di una quota pari al 24,6% del capitale. Ieri, però, ha fatto sapere che uscirà dalla compagine di Telecom nelle prossime settimane, dopo che la sua creatura Iliad, società che Oltralpe controlla il provider di telecomunicazioni Free, ha siglato un’intesa con Hutchinson e Vimpelcom, che controllano rispettivamente 3 e Wind, per acquistare attività in Italia nell’ambito dei rimedi chiesti dalla Commissione Ue, che ha in esame la fusione tra i due operatori. In pratica Iliad diventerà il quarto operatore mobile in Italia. In una nota uscita nella tarda serata di ieri, è stato inoltre indicato che Niel «non detiene ad oggi direttamente o indirettamente alcuna partecipazione in diritto di voto o in capitale di Telecom Italia e non dispone che di un interesse economico marginale (inferiore a 25 milioni di euro) ». Quanto all’intesa con Hutchinson e Vimpelcom, questa prevede l’acquisto di un portafoglio di frequenze per 450 milioni, più l’impegno ad acquisire diverse migliaia di antenne, un accordo di «ran sharing», ossia di condivisione di tutte le risorse della rete di accesso, e per l’utilizzo della rete di Wind-3 per un periodo di 5 anni rinnovabile. La partita non è ancora terminata, però, visto che Fastweb, anch'essa in corsa per rilevare gli asset che dovranno vendere Wind-3, ha chiesto che il piano di Iliad sia sottoposto all'occhio vigile del così detto market test.

Intanto gli analisti gettano acqua sul fuoco ritenendo che Iliad non rappresenterà una vera minaccia per Telecom Italia. Gli esperti di Morgan Stanley, ad esempio, vedono un rischio limitato per i big della telefonia mobile, Vodafone e Telecom Italia, per l’ingresso di Iliad nel settore delle tlc italiane, anche se questo comporterà un aumento della concorrenza. Stessa posizione da parte degli analisti di Bernstein, che anzi reiterano il giudizio di outperform sulle azioni della compagnia guidata da Flavio Cattaneo. Gli esperti, comunque, parlano di invasione francese nel comparto italiano delle tlc, dopo l’ingresso di Vivendi in Telecom Italia, con una quota quasi pari al 25%, e dopo la mossa di Iliad di entrare nel settore delle tlc del Bel Paese, diventando il quarto operatore della telefonia mobile. D’altra parte, hanno sottolineato gli esperti della banca d'affari, Telecom Italia e Vodafone «hanno un chiaro vantaggio in tema di qualità percepita della rete mobile». Insomma alla fine i clienti che esigono qualità rimarranno fedeli ai primi due operatori, gli altri che cercheranno di spuntare prezzi più bassi busseranno alla porta a 3-Wind e in futuro a Iliad. Tant’e’ che Berstein raccomanda un giudizio di ‘outperform’ sulle azioni di Telecom Italia, individuando un target di prezzo a 1,2 euro. Per la banca, anzi, Telecom vanterà un progresso dei ricavi legati al mobile nel 2016 attorno al 2%. Livello che salirà al 3,5% nel 2018. «I titoli di Telecom – hanno ricordato gli analisti - nel giro degli ultimi 12 mesi hanno perso oltre il 28% circa del proprio valore per cui quotano con multipli interessanti». Pollice su sulle azioni di Telecom anche da parte degli analisti di ICBPI, che raccomandano un ‘Buy’ individuando un target di prezzo a 1,07 euro. «L’accordo annunciato tra Iliad e Vipelcom e Hutchison Whampoa aumenta le chance di un’approvazione da parte dell’UE alla fusione Wind-3 – hanno commentato - Tale operazione porterà benefici ai due leader Tim e Vodafone Italia, anche se, in prospettiva, l’ingresso di Iliad potrebbe rappresentare una minaccia per l’evoluzione dello scenario competitivo».
Gli esperti di Banca Akros, pur confermando il giudizio di accumulate sulle Telecom, ricordano che Iliad potrebbe rivelarsi un osso duro. «Ha conquistato l’8% del mercato mobile francese in meno di un anno nel 2012 – hanno sottolineato – e il 12% l’anno dopo, diventando oggi, con il 22% di quota di mercato, il terzo operatore di Francia».
Banca Imi, infine, ha confermato la raccomandazione di add. «Sappiamo bene che l'igressi di Iliad nel mercato italiano potrebbe risultare un rischio in termini di competizione - hanno asserito - ma ciò richiederà tempo e investimenti. In più ciò potrebbe rappresentare un'opportunità per la società delle torri di Telecom, Inwit».


Iliad, società che Oltralpe controlla il provider di telecomunicazioni Free, ha spiegato in una nota ufficiale di avere siglato un’intesa con Hutchinson e Vimpelcom, che controllano rispettivamente 3 e Wind, per acquistare attività in Italia nell’ambito dei rimedi chiesti dalla Commissione Ue, che ha in esame la fusione tra i due operatori. Nella nota è inoltre indicato che Niel «non detiene ad oggi direttamente o indirettamente alcuna partecipazione in diritto di voto o in capitale di Telecom Italia e non dispone che di un interesse economico marginale (inferiore a 25 milioni di euro) che sarà ceduto nelle prossime settimane». Insomma l’imprenditore farà marcia indietro in Telecom Italia e questo, ovviamente, va a penalizzare le quotazioni dell’azienda.
Quanto all’intesa con Hutchinson e Vimpelcom, questa prevede l’acquisto di un portafoglio di frequenze per 450 milioni, più l’impegno ad acquisire diverse migliaia di antenne, un accordo di «ran sharing», ossia di condivisione di tutte le risorse della rete di accesso, e per l’utilizzo della rete di Wind-3 per un periodo di 5 anni rinnovabile. Fastweb, che a sua volta aveva presentato un’offerta a Wind-3, ha chiesto che il piano di Iliad sia «sottoposto alla consultazione del mercato da parte della Commissione Ue».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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