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la giornata dei mercati

Borsa, Milano chiude in netto rialzo (+4%) spinta dalle banche

Chiusura in deciso rialzo per le Borse europee, con una Piazza Affari brillante sostenuta dalle banche. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in progresso del 4,08%, sui massimi di giornata. In progresso anche Parigi (+1,77% il Cac40) e Francoforte (+2,24% il Dax30), con Londra leggermente più indietro (+0,87% il Ftse100), dopo la lettura sulla fiducia dei consumatori britannici crollata nel post Brexit: l'indice è sceso da 8 a -9 punti, il calo più marcato da 21 anni. I dati Usa sugli occupati cresciuti oltre le attese spingono Wall Street al rialzo. A New York il Dow Jones chiude in rialzo dell'1,37% a 18.146,53 punti, il Nasdaq dell'1,64% a 4.956,76 punti mentre lo S&P 500 dell'1,53% a 2.129,90 punti. In un quadro già positivo per i mercati del Vecchio Continente, gli investitori hanno reagito con entusiasmo al rapporto sull'occupazione americana di giugno.

L'economia statunitense ha fatto vedere di aver dimenticato la delusione del mese precedente e per giugno fa registrare la creazione di 287mila nuovi posti di lavoro, sui massimi dallo scorso ottobre e ben oltre il consensus che era per 180mila nuovi posti. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,7% al 4,9%, sopra le attese, che erano per un aumento al 4,8%, dimostrando però la dinamicità dell’economia Usa, con una maggiore fiducia che fa aumentare il numero di persone che si affacciano sul mercato del lavoro. Intanto a Milano le banche hanno registrato un rally e hanno spinto al rialzo Piazza Affari, mentre si scommette su una soluzione rapida per il problema delle sofferenze e su una maggiore apertura a un possibile intervento pubblico di sostegno agli istituti di credito. Resta comunque la preoccupazione di fondo degli investitori per le conseguenze sulla ripresa globale dell'uscita della Gran Bretagna dall'Europa, con il Fondo monetario internazionale e l’agenzia di rating Moody’s che hanno tagliato le stime di crescita per l’Europa per il 2016 e il 2017 proprio a causa degli effetti della Brexit. Il petrolio ha prima tentato il recupero in mattinata, dopo lo scivolone della vigilia, per poi restare poco mosso.

A Piazza Affari rally del Banco Popolare

Le Borse europee dopo una partenza in rosso hanno subito recuperato la parità e poi il segno più (qui l'andamento dei principali indici), e mentre sul resto del Continente gli acquisti hanno premiato soprattutto le azioni del comparto minerario e delle auto a Milano il Ftse Mib è stato trascinato dai bancari e finanziari. A favorire l'ottimismo, le dichiarazioni arrivate da più parti sul sostegno al sistema bancario. Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, si è detto favorevole a un intervento pubblico per le banche italiane nell'attuale situazione di tensione sui mercati. Ieri anche il vicepresidente della Bce Vitor Constancio ha aperto agli aiuti pubblici, vista la tensione post Brexit mentre il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, questa mattina ha confermato che «il dialogo del Governo con le autorità europee è continuo su tutte le misure d'intervento pubblico ammesse» e che il ruolo pubblico deve essere «precauzionale». Gli acquisti hanno sostenuto il rally del Banco Popolare (+18,36%) che ieri a Borsa chiusa ha anticipato che gli stress test condotti internamente hanno confermato «la resilienza» della banca a fronte dello scenario avverso. Il titolo ieri aveva aggiornato i minimi storici dopo due giorni di forti ribassi, seguiti a un report di Morgan Stanley che analizzava proprio gli stress test. Un report contro il quale il Banco ha annunciato un esposto in Consob, sottolineando «errori grossolani» e una «sconcertante superficialità».


In luce anche Bper (+16,19%), che sta per chiudere la vendita di 450 milioni di Npl a due fondi, la metà del pacchetto messo sul mercato dall’istituto emiliano. Seguono Unipol (+12,78%), Intesa Sanpaolo (+10%), dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato, Carlo Messina, secondo il quale la banca «sicuramente supererà gli stress test», e Unipolsai (+9,76%). Più indietro ma in rialzo Banca Mps (+5,47%), all’indomani del cda che ha discusso il piano per le sofferenze: secondo il Sole 24 Ore si punta a chiudere entro due settimane la vendita di 10 miliardi di Npl attraverso il fondo Atlante o il fondo bis, per smobilizzarli a prezzi non di libro ma neanche alla metà che oggi offre il mercato. Sarà poi possibile capire qual è il fabbisogno di capitale aggiuntivo (3-4 miliardi di euro per gli analisti) e che dovrebbe ottenere la garanzia pubblica nelle diverse modalità in cui potrà avvenire, punto su cui il Governo sta trattando con la Commissione Ue. In coda al listino milanese i titoli energetici. Attenzione anche su Rcs Mediagroup : entro oggi Cairo e la cordata guidata da Bonomi presentano i rilanci al buio.

Dollaro in recupero e Treasury in rialzo dopo occupazione Usa

Sul mercato valutario il dollaro si rafforza dopo i numeri sul mercato del lavoro (qui il cambio euro/dollaro), in calo i preziosi con l'oro tornato sotto i 1350 dollari all'oncia. In rialzo i Treasury con i rendimenti sul decennale saliti di 0,02 punti base all'1,41%. Tra le valute yen sempre tonico (qui l'andamento del cross dollaro/yen ed euro/yen) . La sterlina si stabilizza contro il biglietto verde. Resta poco mosso il prezzo del petrolio dopo il forte calo della vigilia, seguito ai dati sulle scorte Usa calate meno delle aspettative del mercato.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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