Finanza & Mercati

Sanità, nuovo Eldorado dei fondi

  • Abbonati
  • Accedi
Finanza personale

Sanità, nuovo Eldorado dei fondi

  • –Simone Filippetti

La sanità italiana è la mosca bianca dell’alta finanza. Mentre gli investitori fuggono dalla Borsa di Milano, colpa della Brexit e delle traballanti banche, e le operazioni finanziarie sono ridotte al lumicino, ecco che la salute è l’unico settore a sostenere fusioni&acquisizioni.

Ecco la mossa di Ardian, fondo di investimento indipendente: si compra il 60% di Dedalus Holding, azienda di software clinico sanitario tra i principali operatori in Italia e all’estero. È l’ultimo tassello di un complicato risiko. Appena una settimana fa la Dedalus medesima si è lanciata in una scalata, con Opa annessa, alla ex matricola di Borsa NoemaLife, società del defunto listino Expandi (confluito nel listino principale e al suo posto creato l’Aim). Dedalus ha rilevato l’83% della bolognese Noemalife dal fondatore Francesco Serra e dalla merchant bank Tip del banchiere Giovanni Tamburi (che però reinveistirà una quota). E a sua volta, dopo soli 7 giorni, Dedalus è stata comprata da Ardian. Il fondo, al suo sesto investimento in Italia, ha liquidato le minoranze (un14% in mano ad Hutton Collins Partners, un 35% in mano a Mandarin, tutti fondi) più una piccola quota (pari al 10,41%) dal fondatore Giorgio Moretti (tramite la Health Holding Company). Moretti, presidente e amministratore delegato di Dedalus, che manterrà una quota pari a circa il 40% e le sue cariche attuali, garantendo la continuità gestionale.

Ma il risiko non è finito: proprio nei giorni scorsi sulla sanità italiana ha messo gli occhi anche il Bahrein. Il fondo sovrano del piccolo stato del Golfo Persico avrebbe messo nel mirino il gruppo Kos, cliniche mediche e residenze per anziani. Quella stessa Kos che sempre Ardian ha venduto, pochi meis fa a Cir, la holding della famiglia De Benedetti guidata da Monica Mondardini, che già ne era azionista, e al fondo misto privato-privato F2i. Il fondo d’Oltralpe Ardian esce da Kos, ma entra in Dedalus-Noemalife.

Gli investitori arabi, invece, starebbero trattando l’ingresso in F2i Healthcare: quest’ultima è la scatola societaria che possiede il 37,3% di Kos, mentre il restante 62,7% dell’azienda fa capo appunto alla Cir presieduta da Rodolfo De Benedetti. L’ingresso del fondo sovrano nel capitale della società socio sanitaria dovrebbe essere sul tavolo di un consiglio di amministrazione di F2i previsto questa settimana. Il nuovo riassetto avviene dopo quello di circa tre mesi fa, tramite il quale la Cir e F2i Healthcare, società controllata dal secondo fondo F2i, hanno perfezionato l’acquisto dal private equity francese per 292 milioni del 46,7% di Kos. In quell’operazione F2i Healthcare aveva acquistato da Ardian una quota di Kos per 240 milioni, mentre Cir aveva rilevato la parte restante per 52 milioni. Già tre mesi fa era stato indicato che c’erano trattative avanzate per l’ingresso di un fondo sovrano in F2i Heathcare, ma non se ne conosceva l’identità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA