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UniCredit, ritorna Mustier: «Revisione strategica ad ampio…

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BANCHE

UniCredit, ritorna Mustier: «Revisione strategica ad ampio raggio»

Se ne era andato a fine 2013, quando le acque sembravano essersi placate dopo la crisi dello spread e il maxi aumento da 7 miliardi che ha regalato quattro anni di (relativa) calma a UniCredit. Jean-Pierre Mustier torna ufficialmente oggi, questa volta al comando della nave, nel pieno di un’altra tempesta: le banche italiane nel mirino e la zavorra di Npl, ma anche il mercato che “invoca” un nuovo aumento per UniCredit. E anche il sofferto processo di rinnovo che l’ha portato in sella, al posto del collega (e amico) Federico Ghizzoni, è un altro segnale di debolezza per il gruppo.

Di tutto questo Mustier si occuperà formalmente da domani, dopo che oggi il cda gli ha conferito le delghe operative e disegnato le nuove linee strategiche del gruppo. «La revisione strategica sarà ad ampio raggio. Adotteremo un approccio diversificato in base ai diversi asset, così da assicurare in futuro la massima creazione di valore per tutti gli stakeholder di UniCredit. Come sempre, la nostra priorità assoluta è, e rimarrà, quella di servire l'ampia base di clientela di UniCredit con i nostri prodotti e servizi e fornire l'accesso alla nostra rete senza eguali in Europa occidentale e centro orientale», le prime parole di Mustier, che già dalla settimana scorsa lavora pancia a terra in Piazza Gae Aulenti.

A dargli il “benvenuto”, un nuovo allarme del Financial Times, che con notevole tempismo oggi elegge UniCredit a simbolo della debolezza delle banche italiane, tra sofferenze e necessità di fresh capital. Intorno alle 17, il titolo UniCredit
cede oltre il 3% a 1,84 euro dopo aver toccato quota 1,8, non lontano dal minimo storico a 1,75 euro segnato giovedì scorso.

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