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Offerte Rcs, ultimo giorno per scegliere

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Azioni

Offerte Rcs, ultimo giorno per scegliere

  • –Antonella Olivieri

Con la giornata di ieri la cordata Bonomi raggiunge il 30,4% del capitale Rcs, e supera così la soglia minima che può essere accettata per l’Opa in contanti a 1 euro. Le adesioni registrate per l’Opas di Cairo Communication - che offre un corrispettivo di 0,18 azioni (4,46 euro il prezzo di chiusura ieri in Borsa, -0,45%) più 25 centesimi cash - sono invece pari al 22,03% del capitale Rcs, quota che recepisce le adesioni dei fondi Antares, Nextam e Nextel. Secondo fonti finanziarie, riprese dall’agenzia Ansa, avrebbero deciso di apportare i loro titoli all’Opas Cairo anche i fondi Schroder con una quota intorno all’8%. Si dovrebbe arrivare a questa quota sommando le partecipazioni di Schoder e Vanguard e quindi Cairo potrebbe già contare su una quota analoga a quella dell’Opa concorrente.

Non ci sono conferme ufficiali sull’ipotesi che la quota Rcs di Urbano Cairo in UT Communications (pari a circa il 4,7% del capitale) sia già ricompresa nel conteggio ufficiale. Se così non fosse anche l’Opas sarebbe a un passo dal raggiungere la soglia minima, che in questo caso è fissata al 35%, individuata come quota che può consentire il controllo di fatto .

Dalla parte della cordata Bonomi c’è la volontà di ritirare comunque le azioni consegnate anche se l’Opa non dovesse risultare quella vincente. Nel prospetto dell’offerta, che mira a raggiungere il 66,7% del capitale, è precisato che può essere accettato anche il 30% più un’azione, purchè la quota consenta, considerata anche l'offerta di Cairo e l’«evoluzione della composizione dell’azionariato di Rcs in termini di numero di investitori con partecipazioni rilevanti, di esprimere un numero di voti ritenuto sufficiente a determinare l'esito delle delibere dell'assemblea ordinaria di Rcs e, in particolare, di quelle relative alla nomina e alla revoca del consiglio di amministrazione». Tutte le condizioni sono rinunciabili, anche parzialmente dal “purchè” in avanti. Sul punto è stato però presentata una richiesta di chiarimento alla Consob, dal momento che il regolamento emittenti non prevede nulla a riguardo. «Nei cinque giorni successivi alla pubblicazione dei risultati dell’offerta che ha prevalso - dice il testo Consob - possono essere conferiti ad essa, previa revoca dell’accettazione, i prodotti finanziari apportati alle altre offerte». Nel caso in cui l’Opa Bonomi non dovesse risultare vincente, si porrebbe quindi una questione interpretativa. Secondo i legali dalla parte di Cairo, le azioni o vengono consegnate all’offerta vincente o non possono essere ritirate. Bonomi, avendo superato la soglia del 30%, le vorrebbe invece ritirare comunque.

«Le adesioni all’offerta di International Media Holding hanno oggi superato quota 30%, soglia minima da noi fissata per l'efficacia dell'Opa. Con questo primo importante successo, siamo ancora più fiduciosi che la nostra offerta verrà ulteriormente premiata dagli azionisti Rcs e risulterà quindi quella prevalente», ha dichiarato all’Ansa Andrea Bonomi.

La giornata decisiva è comunque quella di oggi. All’appello manca ancora tra il 31% e il 36% del capitale (a seconda che la quota di UT sia o meno già stata registrata). Dovrebbe esserci ancora la quota della famiglia Rotelli, circa il 3,5%, che potrebbe decidere di aderire a una delle due offerte (nel qual caso probabilmente all’Opas) oppure, in teoria, tenersela, dato che il titolo Rcs non sarà delistato. Esclusi tutti i fondi con partecipazioni rotonde che si sono schierati dalla parte di Cairo, resta, secondo stime di mercato, un 12-14% di retail e una buona parte di fondi speculativi.

Il retail dovrebbe aver perso buona parte della componente entrata a inizio maggio con la scissione della partecipazione Fca che, si suppone, dovrebbe essere propensa a monetizzare e quindi, ove fosse ancora presente, ad aderire all’Opa per contanti di Bonomi. La componente “vecchia” del retail, invece, potrebbe essere più propensa a considerare lo scambio azionario proposto dall’editore piemontese, perchè probabilmente ha prezzi di carico più alti di 1 euro e dunque vendendo a questo prezzo ci perderebbe. Senza dubbio la parte hedge consegnerà invece le azioni all’Opa Bonomi, che infatti attende per oggi massicce adesioni da questa categoria.

Si profila dunque un testa a testa, con la conta all’ultima azione. Stasera il conteggio preliminare e lunedì la comunicazione ufficiale che sancirà quale è l’offerta prevalente. Dopodichè, nei cinque giorni di mercato aperto precedenti il 28 luglio (ultima data per cambiare cavallo) chi ha aderito all’offerta soccombente potrà girare i titoli all’altra. In mancanza di un vincitore netto, resta il rischio di un contenzioso che potrebbe avere l’effetto di paralizzare l’azienda. È già successo, per chi se lo ricorda, nella contesa su Mondadori tra Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti che si risolse - industrialmente - nella spartizione del gruppo di Segrate, con le riviste e i libri a Berlusconi e La Repubblica e L’Espresso a De Benedetti. Il contenzioso, però, si è chiuso solo dopo una ventina d’anni con il maxi-assegno staccato da Fininvest a favore della Cir.

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