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Effetto Draghi sulle banche italiane, Milano chiude a +0,25%

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la giornata dei mercati

Effetto Draghi sulle banche italiane, Milano chiude a +0,25%

Andamento titoli
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Chiusura contrastata per le Borse europee (qui l'andamento dei principali indici) nel giorno della riunione del consiglio direttivo della Bce, che ha lasciato invariati i tassi. Il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, ha indicato che il referendum sulla Brexit ha aumentato «incertezze e volatilità sui mercati», ma alla fine questi hanno mostrato resistenza alla crisi. Il presidente ha spiegato che la Bce potrebbe scendere in campo con tutti i propri strumenti, ma quando ci sarà un quadro più chiaro e qualora l’economia fosse lontana dagli obiettivi dell’istituto centrale.

Draghi ha inoltre fornito rassicurazioni anche sul sistema bancario asserendo che è più forte rispetto al 2009. La stessa normativa sul bail-in, ha sottolineato, prevede «tutta la flessibilità necessaria per gestire condizioni straordinarie». Il banchiere non ha per altro escluso interventi pubblici. Subito a Milano le banche hanno allungato il passo e così il FTSE MIB ha chiuso in progresso dello 0,25%.

Banche gettonate, occhi puntati su Mps

Banco Popolare e Bper hanno tirato la volata, con rialzi rispettivamente del 3,9% e del 3,2%. Unicredit è salita del 2,1%, forte anche del giudizio favorevole di MainFirst Bank, che ha introdotto le azioni nel paniere dei titoli preferiti. Gli esperti, tuttavia, mettono in conto che Unicredit possa annunciare nuove cessioni e soprattutto debba lanciare un aumento di capitale che potrebbe essere di 7,5 miliardi di euro. Tale scenario, però, è già scontato dalla Borsa.

Banca Mps è rimasta tutto il giorno sotto la lente, nell’attesa di novità dal consiglio di amministrazione, chiamato a esaminare il piano per cedere le sofferenze e mettere in sicurezza l’istituto. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il Fondo Atlante potrebbe pagare gli Npl di Mps il 34% del loro valore, ovvero 34 centesimi ogni euro, valore più vicino, sottolinea il quotidiano britannico, ai 40 centesimi a cui i crediti sono iscritti a bilancio. In caso di cessione delle sofferenze, ovviamente a sconto, Mps si troverà nella condizione di lanciare un aumento di capitale, che secondo Il Sole 24 Ore verrà lanciato sul mercato. Ovviamente sarà necessario un intervento pubblico a favore dell’operazione. Intervento che, hanno commentato esperti del settore, non incapperà nelle maglie della Commissione europea se verrà effettuato a prezzi di mercato.

Debole Eni, giù Prysmian e Unipol

Sono invece andate in controtendenza le Eni (-0,5%) sull’onda della bocciatura dell'arbitrato con GasTerra, la società olandese alla quale il gruppo aveva richiesto una revisione del prezzo contrattuale di fornitura del gas nel periodo 2012-15. Per di più GasTerra ritiene che il lodo arbitrale ripristini l'originario prezzo contrattuale, e sulla base di questo l’azienda richiede il pagamento di una somma ulteriore. Posizione non condivisa dal gruppo del Cane a sei zampe. Gli analisti, comunque, mettono in conto un impatto negativo per circa 200-300 milioni a livello di risultato operativo, ma solo per l'esercizio in corso. I realizzi hanno inoltre pesato su Saipem (-1%), reduce dopo tre sedute consecutive di rialzi. Hanno inoltre fatto marcia indietro le Prysmian (-1,4%) e le Unipol (-1,38%), oltre che le Telecom Italia(-0,2%), quest'ultime nell'attesa della semestrale che sarà approvata il prossimo 26 luglio.

Fincantieri corre dopo conti, giù Rcs


Fuori dal paniere principale, sono state premiate le azioni di Fincantieri(+5,8%) per i conti semestrali migliori del previsto, anche se in calo. La società ha archiviato i primi sei mesi 2016 con un utile di pertinenza del gruppo di 7 milioni (contro 12 milioni nello stesso periodo del 2015) e un ebitda in calo a 113 milioni da 128 milioni. Il gruppo ha inoltre confermato le stima di una chiusura di anno in utile, di una crescita dei ricavi del 4-6% e di un ebitda margin pari a circa il 5 per cento. Rcs ha perso il 2,45% nel giorno in cui International Media Holding (Imh) ha presentato in Procura a Milano l'esposto depositato ieri sera alla Consob relativo all'Opas di Urbano Cairo.

Profit warning Lufthansa fa tremare compagnie aeree

Pesanti in tutto il Vecchio Continente i titoli delle compagnie aeree, dopo il profit warning lanciato da Lufthansa. Il vettore tedesco ha tagliato le stime sull'utile operativo 2016 dopo aver annunciato che le prenotazioni di voli per l'Europa stanno soffrendo a causa dei recenti attacchi terroristici e della maggiore incertezza politica ed economica. Lufthansa quindi non prevede più di chiudere il 2016 con un utile operativo «leggermente migliore» allo scorso anno, ma anzi è ormai rassegnata a registrarne uno inferiore. Hanno perso terreno anche Easyjet e Iag a Londra, così come i titoli del costruttore Airbus a Parigi.

Euro poco mosso, in lieve rialzo il petrolio. Scende lo spread

Sul mercato dei cambi, euro si è indebolito contro il dollaro e lo yen. Il petrolio ha imboccato la strada del ribasso. Lo spread tra BTp-Bund ha chiuso in calo a 125 punti base.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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