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Yahoo, stretta finale con Verizon

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l’analisi

Yahoo, stretta finale con Verizon

Stretta finale nelle trattative per l’acquisizione di Yahoo: Verizon, il leader americano delle telecomunicazioni, sta finalizzando i dettagli di un’operazione che dovrebbe essere annunciata a giorni e che prevede il passaggio di mano del core business del pioniere di Internet per una cifra vicina ai 5 miliardi di dollari. Fuori dalla transazione, oggi discussa in incontri faccia a faccia, secondo indiscrezioni rimarrebbero i brevetti.

Verizon potrebbe combinare le nuove attività conquistate con la precedente acquisizione di un altro vecchio nome della tecnologia finito in crisi, Aol. «La società che può meglio utilizzare gli asset in vendita sembra aver vinto - ha detto Roger Entner, analista di Recon Analytics -. Nessuno potrebbe sfruttare Yahoo meglio di Verizon». L’azienda può, in particolare, puntare ad ampliare la propria presenza e portafoglio on line, prendendo di mira il mercato della pubblicità digitale e delle sue piattaforme in un settore caratterizzato da crescente convergenza e dove le sfide sono presentate anzitutto dai nuovi protagonisti social e Internet.

L’imminente conquista di Yahoo rappresenterà il completamento di un processo avviato all’inizio di quest’anno dal suo amministratore delegato Marissa Meyer e che ha visto un'asta tra diversi potenziali interessati. Il novero delle offerte, comprese tra i 3 e i 6 miliardi, si e' però presto ridotto a tre, con Verizon affiancata dalla rivale nelle Tlc e nel mobile AT&T e da una cordata di fondi capitanata da Quicken Loans.

La decisione di esplorare alternative strategiche per il futuro di Yahoo è stata la conseguenza del fallimento dei tentativi di rilancio indipendente del gruppo, la missione per la quale Meyer era stata originalmente arruolata ormai quattro anni or sono prelevandola da Google. Proprio la forte espansione di Google e di Facebook ha accelerato la crisi di Yahoo, incapace di migliorare la propria redditività e la propria presa sulla pubblicità online nonostante possa ancora contare su forse 200 milioni di utenti nei suoi contenuti.

Nell’ultimo trimestre la società ha ancora una volta deluso le attese degli investitori, con perdite pari a 439 milioni di dollari, appesantite da oneri di svalutazione di Tumblr, e un calo del 19% nelle entrate una volta escluse le commissioni pagate ai partner. Il valore in Borsa di Yahoo, che nel 2016 è lievitato del 18% a 37 miliardi di dollari, si è da tempo ridotto alle preziose quote che controlla nel gigante del commercio elettronico cinese Alibaba e in Yahoo Japan.

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