Finanza & Mercati

Mondadori, la Nave di Teseo in corsa per Bompiani

  • Abbonati
  • Accedi
In primo piano

Mondadori, la Nave di Teseo in corsa per Bompiani

  • –Simone Filippetti

La Nave di Teseo ha spiegato le vele verso i libri Bompiani. La neonata casa editrice , alleata con un altro soggetto per ora non rivelato, è in gara per cercare di espugnare lo storico editore, fondato nel 1929 a Milano, dal colosso Mondadori. Per la fondatrice Elisabetta Sgarbi, sorella del critico Vittorio Sgarbi, sarebbe una sorta di ritorno al punto di partenza. La Nave era stata «varata» l’anno scorso dopo l’addio di un gruppo di transfughi proprio di Bomiani, in disaccordo con la «linea editoriale» del nuovo proprietario Mondadori (ossia la famiglia Berlusconi), a seguito della vendita da parte del gruppo Rcs.

In prima fila tra i fuoriusciti c’era il mâitre-à-penser Umberto Eco, che sarebbe scomparso di lì a pochi mesi, e altri scrittori e intellettuali, tra cui Sandro Veronesi, il filosofo francese Tahar Ben Jelloun, più l’editore d'Oltralpe Jean-Claude Fasquelle (nelle vesti di investitore) e il fotografo Oliviero Toscani.

Come via libera alla scalata alla Rizzoli Libri, Mondadori (che diventa la casa editrice più grande in Italia e uno dei big europei) è stata costretta dall'Antitrust a cedere due “marchi” del portafoglio Rizzoli: la stessa Bompiani , appunto, e la Marsilio. A ben vedere se Sgarbi&C. fossero rimasti fermi dov’erano, sarebbero comunque usciti dal perimetro della Mondadori. Corsi e ricorsi storici.

In realtà dei due marchi in vendita quella più vicina al traguardo è Marsilio (anche perché l'autorità aveva dato solo 6 mesi per cederla). Secondo indiscrezioni di mercato, da Segrate la settimana prossima formalizzeranno la vendita: a comprare Marsilio sarà, come da attese, la famiglia De Michelis, storico azionista (che poi aveva ceduto la maggioranza alla Rizzoli). Già a fine giugno l'ad di Mondadori Ernesto Mauri aveva osservato come fosse stato logico trattare con la famiglia veneziana che Marsilio «l'ha fondata e guidata». Mondadori, a quanto si apprende, rivenderà ai De Michelis al prezzo di acquisto da Rcs senza plusvalenze, ma per il gruppo la priorità era la velocità nel chiudere un’operazione, obbligata, in tempi brevi e senza perderci soldi.

Il dossier Bompiani richiederà invece un po’ più di tempo: si andrà a settembre, alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, anche perché l'Antitrust aveva concesso 9 mesi di tempo. A inizio giugno, per la casa che pubblica i libri di Michel Houllebecq (lo scrittore francese profeta della islamizzazione dell'Europa) e Andrea De Carlo, avevano bussato in nove alla porta di Mondadori: ora sul tavolo di Mauri l'elenco si è ridotto a una short-list di nomi italiani e stranieri: l'agguerrita Nave di Teseo, partita con un capitale di 5 milioni di euro, dovrà vedersela con due colossi internazionali, il gigante dell’e-commerce Amazon, che ormai sta diventando una sorta di conglomerata (vende alimentari, produce tablet e serie Tv), e la casa editrice americana Harper Collins, di proprietà del magnate Rupert Murdoch e sbarcata in Italia proprio l’anno scorso.

L'affondo della casa editrice presieduta da Marina Berlusconi sui libri della Rizzoli ha rimesso in moto il risiko nello stantìo mondo dell’editoria italiana. Subito dopo il «blitz» sui libri Rizzoli, l’editore Urbano Cairo (proprietario de La7 e di varie testate «popolari») si è fatto avanti per la stessa Rcs (i quotidiani Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport), conquistandola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA