L’Italia non può fare la bad bank per risolvere il problema Npl. Ma può creare una “good bank”: le garanzie Gacs e il fondo Atlante possono pulire il bilancio di Mps e aprire il mercato delle Abs sulle sofferenze.
«Fino a qualche giorno fa pensavo che un aumento di capitale fino a 5 miliardi fosse impossibile, perché il Montepaschi così com’è non ha un vero accesso al mercato. Ma ripulito il bilancio con la cessione dei non-performing loans per via di una maxi-cartolarizzazione con le garanzie Gacs sulle tranche senior e il fondo Atlante sulle tranche junior, Mps diventerebbe in effetti una nuova banca, una good bank con fondamentali buoni: a quel punto l’operazione di mercato la vedo possibile». Così ieri l’analista che segue Mps per un importante fondo estero commentava le indiscrezioni sull’impianto dell’operazione pulizia propedeutica all’ aumento di capitale dell’istituto senese.
In attesa di conferme e dettagli - la banca dovrebbe tenere una conference call con gli analisti venerdì prossimo prima del risultato dello stress test - il mercato si sta convincendo che potrebbe trovarsi di fronte a una svolta: se il problema del Monte verrà risolto, ancor meglio se con operazioni totalmente di mercato come la cartolarizzazione e l’aumento di capitale senza intervento pubblico, allora l’Italia sarà riuscita a dimostrare che se esiste un problema di “banche italiane” o di “NPLs italiani”, ebbene la soluzione si trova e passa per il mercato. Il primo senior bond con garanzia pubblica di una cartolarizzazione di NPLs italiani dovrebbe vedere la luce il prossimo mese con una piccola emissione della Banca Popolare di Bari: il vero banco di prova, l’opeazione apripista per un decollo in grande stile del mercato delle ABS sui NPLs, sarà però dato dall’operazione monstre del MPS.
La garanzia GACS rilasciata dallo Stato sulla tranche senior della cartolarizzazione delle sofferenze bancarie è disponibile dallo scorso febbraio sebbene manchino all’appello i decreti attuativi per fare luce su alcuni punti rimasti in sospeso per gli addetti ai lavori: stando a fonti di mercato, andrebbe chiarito, per esempio, il tipo di evento che fa scattare la garanzia, perchè vanno evitati quando possibile i ritardi sul pagamento delle cedole. Il costo della garanzia pubblica è un altro elemento che avrebbe potuto frenare il ricorso alle Gacs ma l’operazione Montepaschi dovrebbe dimostrare il contrario, che la garanzia pubblica in realtà riduce il costo della tranche senior (abbattendone il rendimento) e quindi aumenta le risorse disponibili per alzare il rendimento della tranche junior, rendendola più appetibile. L’accoppiata Gacs-Atlante, se funzionerà sul Montepaschi, aprirà il mercato per l’intero sistema.
«La garanzia Gacs è uno strumento decisivo perché incentiva lo svolgimento di operazioni pubbliche e permette la creazione di un vero mercato per le sofferenze bancarie. Inoltre contribuisce ad aumentare la trasparenza nella cessione dei NPLs che ora manca, in quanto le operazioni chiuse dal 2007 ad oggi in Italia sono state principalmente perfezionate su base privata», spiegano Nicola De Caro, responsabile dei rating delle banche italiane, e Alessio Pignataro, analista specializzato nelle cartolarizzazioni che ha elaborato la metodologia europea per l'assegnazione di rating ad operazioni di non-performing loans per l’agenzia di rating DBRS.
«La Gacs è positiva a livello di sistema perché stimola la modernizzazione della governance, in particolare il passaggio dai “faldoni” cartacei ad una gestione più digitale delle sofferenze», aggiungono gli esperti di DBRS. Dopo una prima fase di assestamento, la vendita dei NPLs tramite asset-backed securities potrà diventare veloce tanto quanto la cartolarizzazione dei crediti in bonis, potenzialmente aprendo un mercato non solo italiano, ma anche europeo. Quel che serve ora, sottolineano Pignataro e De Caro, è un benchmark, un punto di riferimento, l'emissione del primo senior bond con Gacs: la prima operazione in arrivo questa estate è della Banca Popolare di Bari ma «sarà l'eventuale utilizzo della Gacs da parte del Montepaschi, considerata la dimensione dello stock di sofferenze, a spianare la strada alla cartolarizzazione per la cessione delle sofferenze in Italia ed in Europa».
Sciolto il nodo del Montepaschi, gli altri aumenti di capitale necessari a banche italiane grandi e piccole, le altre cessioni di NPLs potrebbero avere vita più facile in un contesto che il mercato - dopo la creazione della “good bank” senese - sarebbe disposto infine a leggere in chiave positiva: l’Italia non è più in recessione e la montagna dei NPLs si è stabilizzata; il sistema bancario non potrà che migliorare dopo la riforma delle banche popolari e delle Bcc, la modifica della legge fallimentare per accelerare il recupero dei crediti, la nascita di un mercato di cartolarizzazioni delle sofferenza con Gacs e fondo Atlante potenziato.
@isa_bufacchi
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