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Nintendo, bilancio in rosso e speranze in Pokemon

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i conti della società nipponica

Nintendo, bilancio in rosso e speranze in Pokemon

Afp
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TOKYO - La società che ha più movimentato la Borsa di Tokyo a luglio - con record assoluti di scambi, fino ad arrivare a più che raddoppiare la sua capitalizzazione per poi ridimensionare l'ascesa - ha annunciato un bilancio trimestrale in perdita. Un rosso superiore alle attese legato soprattutto ai fattori valutari, che peraltro non smorza la fiducia di molti investitori nelle possibilità di rilancio.

Nintendo ha reso noto che nel primo trimestre dell'esercizio fiscale (aprile-giugno) ha accusato un rosso operativo di 5,22 miliardi di yen (rispetto a profitti per 1,15 miliardi nello stesso periodo di un anno fa) e una perdita lorda per 38,67 miliardi di yen (contro utili per 14,29 miliardi di yen) su un giro d'affari sceso da 90,22 a 61,97 miliardi di yen. Al rialzo dello yen è stato attribuito un impatto negativo di 35 miliardi di yen. Il gruppo è in una delicata fase di transizione, in sintesi verso meno hardware e più software. Crollate, in particolare, le vendite di Wii U (-53% rispetto a un anno fa), e in calo anche quelle di 3DS (-7%).

La società di Kyoto di recente aveva superato la capitalizzazione di Sony sull'onda del successo planetario del videogioco per smartphone Pokemon Go (facente capo a due società in cui ha partecipazioni minoritarie) , su cui comunque aveva avvertito di non attendersi per il momento proventi tali da giustificare una revisione al rialzo delle stime correnti sul business. Oggi ha confermato di non voler alzare le previsioni sulla redditività emanate a fine aprile (utile operativo in progresso del 37% nell'esercizio a 45 miliardi di yen).

Però ha annunciato che lancerà presto una Pokemon Go Plus, una “peripheral” per Pokemon Go che interagisce con la app. Inoltre a novembre per Nintendo 3DS lancerà Pokemon Sun/Pokemon Moon, ultimo di una serie di titoli che ha venduto 200 milioni di unità dalla sua introduzione 20 anni fa. In arrivo a novembre anche una replica in miniatura del fenomeno degli anni '80, Nintendo Entertainment System, con trenta titoli classici preinstallati per i mercati esteri. L'estero conta per il 72,3% del totale dei ricavi del gruppo di Kyoto.

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