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La maxi-cartolarizzazione affronta il mercato

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IL PERCORSO

La maxi-cartolarizzazione affronta il mercato

Per quella che diventerà, se tutto andrà come da copione nel piano Mps, la più grande cartolarizzazione di non-performing loans di tutti i tempi, la strada non sarà necessariamente tutta in salita. Ma non verranno ammesse scorciatoie. JP Morgan e Mediobanca stanno allestendo un’operazione di mercato per la cessione dei Npl del Monte a un valore netto di libro che sarebbe stimato attorno a 9,1-9,2 miliardi. Ed è proprio perchè l’impostazione scelta è quella di mercato, questa cartolarizzazione seguirà un percorso obbligato, quello di una qualsiasi asset-backed security.

L’importo della tranche senior e della tranche mezzanine sarà definito soltanto dopo che sarà stato fissato il valore dell’equity piece, che sarà sottoscritto dagli azionisti. Il piano si basa su stime ragionevoli: per arrivare a 9,2 miliardi, l’equity piece potrebbe orbitare attorno ai 2 miliardi, la tranche junior-mezzanine sottoscritta dal fondo Atlante dovrebbe orbitare attorno a 1,7 miliardi (le risorse che il fondo ha attualmente a disposizione in cassa e non quelle di cui disporrà in futuro Atlante 2 potenziato) e la tranche senior con le garanzie Gacs avrebbe a quel punto un importo attorno ai 5,5 miliardi. Ma questi numeri potranno essere fissati soltanto quando l’equity piece verrà scambiato e avrà un suo prezzo, ha spiegato ieri una fonte vicina all’operazione.

I tempi di questa cartolarizzazione, la più grande mai realizzata, sono lunghi: la due diligence sui singoli crediti ceduti durerà diversi mesi. A differenza dei non-performing loans delle banche irlandesi, spagnole, inglesi e americane che avevano una’alta percentuale di mutui ipotecari residenziali, per il Montepaschi la composizione del portafoglio di Npl dovrebbe far emergere un’importante fetta di garanzie immobiliari commerciali (per esempio capannoni o macchinari) perchè la quota di prestiti in sofferenza con controparti Pmi è elevata. La definizione di un prezzo di mercato basato sul valore di recupero sul commerciale è molto complessa: ma, stando a fonti bene informate, il prezzo di vendita dei Npl in questa cartolarizzazione sarà ben più alto di quel 25% che girava ancora ieri tra gli analisti del Monte. Non è detto che sia quel 32% emerso nei documenti del fondo Atlante2: non ci sono i tempi per poter contare, fin da domani per la stesura del piano Mps, sulla disponibilità futura del fondo.

I tempi lunghi della cartolarizzazione dei Npl del Montepaschi non metteranno a rischio l’aumento di capitale, hanno assicurato ieri le stesse fonti. Un aumento di capitale che potrà essere realizzato solo ex-post, dopo la vendita delle sofferenze. Il piano che sarà presentato oggi dall’istituto senese prevede infatti un aumento di capitale basato su una garanzia preliminare che assicura la netta separazione (cessione) delle sofferenze dalla nuova “good bank” al momento della ricapitalizzazione.

L’aumento di capitale e il prestito-ponte previsto per finanziare il veicolo che acquisterà il portafoglio delle sofferenze del Monte - la cessione avverrà solo dopo la due diligence - sono due processi diversi: gli istituti che parteciperanno al pool per l’aumento di capitale non necessariamente saranno gli stessi che entreranno nel consorzio di sottoscrittori del prestito-ponte. Il bridge-loan sarà finalizzato un momento prima della separazione (uno spin off) delle sofferenze dalla nuova banca, spiegano le fonti. La pre-garanzia annunciata oggi diventerà una garanzia prima dell’aumento di capitale, che verrà perfezionato nei prossimi mesi, entro il 2016 ma fors’anche nel 2017.

La cartolarizzazione dei Npl del Monte, con l’intervento del fondo Atlante sulla tranche mezzanine e con la garanzia dello Stato Gacs sulle tranche senior e l’equity piece sottoscritto dagli azionisti, è una formula che se vincente aprirà il mercato delle Abs sulle sofferenze bancarie, in Italia e in tutta Europa (i non-performing loans nell’Eurozona orbitano attorno ai 950 miliardi). Per questo l’operazione sarà di mercato: anche in altri Stati infatti sarà possibile replicare il meccanismo della garanzia Gacs e anche in altri Paesi potranno essere creati fondi come Atlante, con la partecipazione delle national promotional banks come Cdp.

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