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S&P, in Europa nell'insieme banche più forti. No immediati…

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S&P, in Europa nell'insieme banche più forti. No immediati cambi rating dopo test

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I risultati degli stress test mostrano un complessivo rafforzamento della forza di capitale delle banche europee, ma mettono anche in luce le potenziali debolezze di alcune banche e di alcuni sistemi bancari. Questa l'analisi di Standard and Poor's. L'agenzia «non si aspetta immediate iniziative sui rating come conseguenza degli stress test», ma eventuali variazioni potrebbero giungere in seguito a ulteriori valutazioni su specifiche informazioni uscite nell'ambito dei test, nel caso fossero molto diverse da quelle in possesso dell'agenzia. S&P nota che le prove di sforzo hanno mostrato che 11 banche hanno il Cet1 fully loaded sotto l'8% in uno scenario avverso nel 2018. Tra queste: due banche italiane sulle cinque esaminate (Mps e Unicredit), entrambe le banche austriache ed entrambe le irlandesi, tre banche spagnole su sei (Popular, Sabadell e Caixabank), due banche tedesche su nove (Commerzbank e Deutsche Bank) e due banche britanniche su quattro (Barclays e Royal Bank of Scotland). La natura delle debolezze evidenziate dai test varia tra le banche e i mercati: la qualità degli asset resta il fattore principale, ma anche la redditività operativa e i rischi per contenziosi legali possono fare la differenza. S&P rileva che nel loro complesso i risultati degli stress test sono in linea con le attuali valutazioni dell'agenzia sugli istituti presi in considerazione. Sulle banche italiane S&P rileva che sebbene siano esposte a rischi economici relativamente maggiori, la loro performance si differenzia in modo consistente. Nel caso di Unicredit, S&P riporta l'indicazione - già nota - che la combinazione tra capitale e qualità degli asset pesa negativamente per un 'notch' sul rating di emittente, in quanto riflette lo stock di Npa relativamente maggiore, per quanto in calo, rispetto alle banche di pari livello. Per le altre due banche italiane con rating di S&P incluse nello stress test, ovvero Ubi Bancae Intesa Sanpaolo, la valutazione congiunta fatta dall'agenzia su capitale e qualità degli asset è invece neutrale ai fini del rating.

Sulle banche spagnole l'agenzia indica che il Banco Popular è il più esposto alla debole qualità degli asset e la combinazione tra capitale e rischio sugli asset pesa negativamente per 3 'notch' sul rating. S&P indica poi di attendersi che le due big Bbva e Santander continueranno a rafforzare il capitale nei prossimi due anni tramite utili non distribuiti e rileva che le due banche beneficiano dell'ampia diversificazione geografica. Il sistema bancario irlandese - secondo l'agenzia - mostra di non essere ancora tornato a una stabile situazione di normalità nel contesto di bassi tassi d'interesse, scarsa crescita del credito e un ancora elevato stock di Npl. Le banche tedesche risentono invece principalmente di una redditività operativa bassa, di rischi da contenziosi e da portafogli non strategici. Nel caso delle banche austriache uno dei maggiore fattori di vulnerabilità appare venire dai prestiti contratti in una valuta estera senza che la persona che li ottiene abbia flussi di liquidità in quella valuta, una caratteristica che prevale oltre che in Austria anche nel Centro-Est Europa.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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