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Poste continua a crescere nel semestre

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Poste continua a crescere nel semestre

  • –Laura Serafini

Poste Italiane conferma il trend di crescita e chiude il semestre con risultati in aumento, anche per effetto della cessione della partecipazione in Visa Europe che ha determinato un incasso di 121 milioni. Il gruppo guidato da Francesco Caio ha annunciato ieri ricavi in crescita del 10,9 per cento, a 17,682 miliardi, un risultato operativo in aumento del 32,1%, passando da 638 a 843 milioni , dunque in salita anche se non si considerasse l’effetto sui margini dei 121 milioni incassati per Visa. Anche l’utile netto continua a salire e passa da 435 a 565 milioni (+29,9 per cento). I numeri approvati ieri dal consiglio di amministrazione costituiscono anche l’ultimo aggiornamento finanziario che verrà dato al mercato prima del collocamento della seconda tranche Poste in Borsa. Questo almeno se verrà confermato l’obiettivo di mettere il 29% residuo del capitale della società sul mercato tra fine ottobre e inizio novembre. Se si dovesse superare questa finestra sarebbe necessario aspettare l’approvazione dei conti dei 9 mesi per inserirli nel prospetto. La società e le banche del consorzio di collocamento hanno già cominciato a lavorare da alcune settimane all’aggiornamento del prospetto informativo redatto per l’Ipo e non è da escludere che questo venga depositato in Consob nel mese di agosto. La tempistica della secondo tranche, comunque, non potrà non tenere conto dell’andamento del titolo in Borsa: purtroppo quest’ultimo continua a torto a pagare l’effetto zavorra del comparto bancario, sotto tiro in queste settimane. Ieri le azioni della società dei recapiti hanno ceduto l’1,56%, a quota 5,9 euro (contro 6,75 del prezzo di collocamento dello scorso anno).

Sempre ieri, durante la call con gli analisti, l’ad di Poste, Francesco Caio, ha confermato che Poste Vita entrerà nel capitale di Atlante 2, destinato all’acquisto degli Npl, con una quota inferiore a quanto versato per Atlante 1 (270 milioni). La società guidata da Maria Bianca Farina delibererà l’investimento entro il fine settimana.

Tornando ai numeri, le masse gestite salgono a 488 miliardi (+2,6%) mentre la posizione finanziaria netta industriale passa da 307 a 276 milioni di euro.

I risultati diffusi ieri traggono origine ancora una volta dal traino del comparto assicurativo, che ha fatto registrare un aumento dei ricavi legati ai premi del 14,5%, a quota 12,9 miliardi, anche se a questi segue il fisiologico aumento delle riserve tecniche (la variazione è passata da 10,3 a 11,9 miliardi). Poste Vita ha realizzato una raccolta premi per 10,5 miliardi. Il risultato operativo dei servizi assicurativi è aumentato dell’8,9 per cento, a 270 milioni.

L’andamento dei servizi finanziari beneficia della cessione di Visa Europe ma anche delle plusvalenza legate alla cessione dei titolo di Stato. Positivo anche il contributo di Postepay Evolution, la carta prepagata nominativa ricaricabile dotata di codice Iban, che ha superato i 2,6 milioni di carte emesse da luglio 2014. I ricavi sono aumentati del 6,2%, a 2,8 miliardi e il risultato operativo del 6,4% a 485 milioni. Registra una buona performance anche il comparto dei recapiti, con una flessione dei ricavi che si ferma a – 2,5%, a 1,9 miliardi. Il comparto pacchi registra una crescita dei volumi del 14 per cento. Il risultato operativo del settore passa da -79 milioni del primo semestre a 84 milioni.

«Poste Italiane registra una decisa crescita di ricavi e margini anche al netto dell’effetto non ricorrente derivante dalla cessione della quota Visa Europe. Questa semestrale è la migliore evidenza dell’esecuzione del piano strategico attraverso un programma di investimenti, di innovazione e cambiamento fortemente orientato al miglioramento della qualità del servizio ai cittadini - ha detto ieri Caio -. In ognuno dei settori aziendali abbiamo conseguito significativi risultati allineati alle priorità strategiche di sviluppo. Su queste solide basi proseguiremo nell’attuazione dei nostri piani anche nella seconda metà del 2016, anno in cui è confermata la politica dei dividendi. Come negli scorsi anni il quarto trimestre vedrà accantonamenti per i costi di trasformazione».

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