UniCreditaccelera nella valutazione del piano di cessione di asset, che sarà deciso a fine anno insieme al piano industriale.Ieri la stampa polacca ha ribadito l’interesse del colosso di assicurativo Pzu per rilevare il pacchetto di maggioranza di Bank Pekao, controllata da UniCredit con il 40,1% del capitale e quotata alla Borsa di Varsavia. No comment sia da Pekao che da UniCredit. Così come non ha avuto commenti ufficiali l’indiscrezione raccolta da Il Sole 24 Ore su un pre-sondaggio condotto con alcuni bid dell’asset management per la cessione del 100% di Pioneer sulla base di una valutazione di 3 miliardi. L’indicazione ribadita dalla banca italiana è quella della rivisitazione strategica dell’intero portafoglio di attività, annunciata l’11 luglio dal nuovo amministratore delegato Jean Pierre Mustier, e destinata a concludersi entro fine anno con il varo del nuovo piano industriale. Una o più cessioni potrebbero contenere l’importo dell’aumento di capitale, più volte ipotizzato sul mercato. La Borsa ha reagito alle indiscrezioni della trattativa con Pekao con un rally del 6,6% dei titoli UniCredit. Intanto, sempre ieri il fondo Capital Research & Management ha annunciato di essere salito al 5,08% del capitale di UniCredit.
UniCredit accelera nella valutazione del piano di cessione di asset, che sarà deciso a fine anno insieme al piano industriale. Con il ritorno dalle (brevi) vacanze del nuovo chief executive officer Jean Pierre Mustier, entrano nel vivo i contatti con le controparti interessate ai singoli asset che il gruppo potrebbe decidere di vendere nell’ambito del ridisegno del perimetro di gruppo che sarà codificato entro fine anno con il nuovo piano industriale.
Ieri la stampa polacca ha ribadito l’interesse del colosso di assicurativo Pzu per rilevare il pacchetto di maggioranza di Bank Pekao, controllata da UniCredit con il 40,1% del capitale e quotata alla Borsa di Varsavia. A luglio UniCredit aveva già ceduto con un collocamento sul mercato il 10% di Pekao incassando 749 milioni.
Secondo le nuove indiscrezioni, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare in Italia il Ceo del gruppo Pzu Michal Krupinski, assieme al presidente del management board del Fondo di Sviluppo Polacco Pawel Borys. Nessun commento ufficiale da parte della compagnia polacca nè da parte di UniCredit. Se davvero UniCredit deciderà di cedere Pekao (ma la decisione non è scontata), è possibile che il gruppo Pzu sia il favorito. Secondo un report di Equita, la cessione del 40% di Pekao potrebbe portare a «un beneficio di 100 punti base sul Cet 1 di UniCredit» e ridurne di conseguenza «l’importo dell’aumento di capitale» che il mercato da tempo ipotizza possa essere lanciato nel primo trimestre del 2017. L’operazione però, sempre secondo Equita, avrebbe anche «l’effetto di ridurre del 10% gli utili del gruppo». Ed è probabilmente sull’incrocio tra costi e benefici delle possibili cessioni che il management di UniCredit tirerà le somme nella seconda parte dell’anno. L’ipotesi di cessione in blocco di Pekao ha contemporanemaente ridotto le attese che UniCredit proceda a un nuovo placement di azioni Fineco, che proprio per questo ieri è balzata in Piazza Affari del 7,9%.
In effetti, la rivistazione strategica in corso su tutti gli asset del gruppo - come annunciato l’11 luglio all’insediamento di Mustier - è davvero di carattere generale e non preclude alcuna ipotesi. È possibile che uno dei «gioielli» del gruppo venga ceduto (Pekao, Fineco, Pioneer o la turca Yapi Kredi), ma ancora non sarebbe stata presa alcuna decisione. Stando a indiscrezioni finanziarie raccolte da Il Sole24Ore, dopo la chiusura della partnership a lungo negoziata con Santander, UniCredit starebbe sondando il mercato anche per una cessione in blocco del 100% di Pioneer, il gruppo di asset management che gli analisti stimano valga intorno ai 3 miliardi. Nelle scorse settimane, si era parlato di un progetto di quotazione in Borsa ma la vendita tout court non è affatto esclusa. E alcuni potenziali acquirenti, a partire dai francesi di Amundi, sarebbe stato contattato dal nutrito staff di consulenti di Mustier.
Si vedrà nelle prossime settimane, su quale asset si concentrerà il maggior numero di offerte. Poi i vertici, che hanno avuto carta bianca dal board al momento della nomina, procederanno con le valutazioni finali. Che saranno necessariamente incrociate con il nuovo business model, ovvero con il tipo di gruppo bancario che UniCredit intenderà essere in Italia e in Europa nei prossimi anni.
In una fase certamente non facile per i titoli del settore bancario europeo in Borsa, ieri UniCredit è rimbalzato del 6,6% a Piazza Affari sulle voci speculative di cessione di Pekao. Speculazione a parte, ha più rilievo l’annuncio di un grande investitore stabile e dalle spalle robuste come il fondo Capital Research & Management che è salito al 5,08% del capitale diventando il primo socio del gruppo.
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