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Le strategie dei gestori nella caccia al rendimento

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L'Analisi|In primo piano

Le strategie dei gestori nella caccia al rendimento

Non ci sono pasti gratis. La regola aurea della finanza è quantomai attuale oggi in un mercato obbligazionario, sia sovrano che “corporate”, in cui i rendimenti compressi dalle politiche ultraespansive delle banche centrali hanno costretto gli investitori istituzionali a prendersi più rischi per garantire un adeguato ritorno ai loro sottoscrittori. Ma quali sono i rischi per i quali il gioco vale la candela oggi? Le risposte che i gestori obbligazionari che hanno partecipato a un recente sondaggio condotto da BofA Merrill Lynch indicano che la strategia più gettonata, sia per il segmento investment grade che high yield, è quella di comprare titoli subordinati. Quelli che, in caso di default dell’emittente, hanno un grado di privilegio più basso rispetto ad esempio a un debito senior e che pertanto offrono rendimenti più generosi. Molto usata, soprattutto tra chi opera nel segmento dei titoli ad alto rating (Ig), è poi l’opzione di comprare titoli denominati in dollari che in questa fase garantiscono un premio di rendimento notevole (oggi un bond quinquennale investment grade in dollari rende in media il 2,42% sul mercato secondario contro uno 0,3% dei titoli in euro a uguale scadenza). Il rischio in questo caso è quello di una svalutazione per effetto di un possibile futuro rialzo dei tassi Usa. Evento che tuttavia, per quanto messo in conto da tempo dai mercati, ha avuto ripercussioni solo temporanee. Il 29% degli investitori high yield e il 21% degli investitori Investment grade indica poi come strategia quella di estendere la scadenza dei titoli da acquistare. Altra strategia è infine quella di comprare titoli dei Paesi emergenti che hanno il pregio di avere quotazioni ancora piuttosto interessanti dato che questa classe di investimento è reduce da una pesante ondata di vendite tra il 2014 e il 2015. Il rischio è quello della volatilità in caso di rialzo dei tassi Fed e, se non si acquista titoli in divisa forte, quello valutario.

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