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WhatsApp cambia la privacy e darà il nostro numero a Facebook

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al via i messaggi «corporate»

WhatsApp cambia la privacy e darà il nostro numero a Facebook

Il Grande fratello passa all’incasso. Per la prima volta dalla sua fondazione WhatApp - l’applicazione di messaggistica istantanea più diffusa al mondo, alla quale sono iscritte più di un miliardo di persone - cambia le regole sulla privacy per permettere alle aziende di inviare dei messaggi «corporate» dedicati. «Nuovi servizi» come gli alert anti-frodi delle banche, gli aggiornamenti delle linee aeree per i ritardi sui voli prenotati, oltre a «raccomandazioni amichevoli» da parte di Facebook, funzionalità che saranno testate a partire dai prossimi mesi.

L’obiettivo è iniziare a monetizzare, visto che fino a oggi sono cresciuti gli utenti ma non i ricavi.

Quando all’inizio del 2014 Facebook acquistò WhatsApp con un deal gigantesco da 22miliardi di dollari, molti avevano previsto un evento del genere. Il fondatore Jan Koum aveva stragiurato che avrebbe protetto i dati degli utenti, dicendo che la vendita alla società di Zuckerberg non avrebbe mai e poi mai modificato le policy aziendali in tema di diritto alla privacy. Ora, e qui è la seconda novità, ha annunciato che condividerà alcuni dati, tra cui i numeri di telefono, con Facebook per permettere a Zuckerberg di mandare «migliori suggerimenti di amici e mostrare inserzioni più pertinenti», ha spiegato la società dal blog aziendale. WhatsApp dice che grazie alla crittografia i messaggi rimarranno privati «e nessun altro potrà leggerli». Inoltre «vogliamo esplorare dei modi per comunicare con le aziende in un modo che sia utile agli utenti, senza arrivare però a banner e spam». Il confine tra utile per gli utenti e utile, nel senso di profitto, per la società è decisamente labile.

Gli utenti di WhatsApp, assicura la società, potranno in ogni caso scegliere di non condividere le informazioni con Facebook deselezionando un’apposita voce nelle impostazioni. Ci sono trenta giorni di tempo per ripensarci anche per chi ha già dato il via libera alle nuove regole del Grande fratello.

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