Potenza del cyperspazio e dei numeri multipli. In Cina quasi mezzo miliardo di persone - più di tutti gli abitanti degli Stati Uniti messi insieme - fa regolarmente acquisti su Internet.
Uno sviluppo tanto rapido quanto impressionante, considerando la crescente domanda dei consumatori cinesi di prodotti stranieri di alta qualità. Un esempio su tutti: Alibaba, colosso del commercio elettronico di casa, è riuscito in 18 secondi a vendere 100 Suv Levante Maserati. Fuoriserie da sogno che costa, chiavi in mano, dai 73mila ai 91mila euro a seconda degli allestimenti. Vale a dire, per l’ignoto quanto fortunato inserzionista cinese, un fatturato salito, nel tempo record di 18 secondi - degno di un’auto così veloce - di almeno 7 milioni di euro.
Il gruppo fondato da Jack Ma è molto forte in Cina ma adesso punta a diventare un colosso davvero globale dell’e-commerce non solo proponendo merci cinesi a basso costo per i mercati occidentali, ma soprattutto cercando di vendere il meglio dei brand di Europa e Stati Uniti sul mercato interno.
Di recente JpMorgan nella sua sede newyorchese ha ricevuto con tutti gli onori Joe Tsai, numero due del gruppo. In quell’occasione tre diversi analisti, Alex Yao, Doug Anmuth e Binbin Ding hanno espresso valutazioni positive sul titolo. Le azioni Alibaba a Wall Street veleggiano attorno a quota 104 dollari, ma secondo gran parte degli outlook, nel lungo termine sono destinate ad aumentare di circa il 30%, vicino al target price di 135 dollari. Le prossime sfide di Alibaba sono tre. Primo: aumentare la penetrazione della società nelle aree rurali della Cina, abitate da 600 milioni di persone, dove l’e-commerce è ancora poco diffuso. Due: allargare l’offerta in catalogo ai grandi brand occidentali, molto appetiti dai giovani ricchi cinesi. Ultimo: espandersi attraverso M&A nel Sud est asiatico e nel grande mercato dell’India. La Lunga marcia di Alibaba per diventare la potenza globale dell’e-commerce è già partita.
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