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editoria

Sole 24 Ore, il cda approva la semestrale e le linee guida del piano strategico

Il cda de Il Sole 24 Ore ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno, ha approvato le linee guida del piano industriale 2016-2020 il 27 settembre, ha ottenuto la disponibilità delle banche finanziatrici a ridefinire la struttura del debito e ha ottenuto la disponibilità da parte dell'azionista di maggioranza a valutare positivamente un eventuale aumento di capitale. Nel primo semestre, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 151,8 milioni e si confronta con un valore pari a 165,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (-13,4 milioni).

Tale variazione, si legge in una nota del gruppo, è attribuibile per 6,6 milioni al deconsolidamento delle controllate Newton Management Innovation e Newton Lab. Al netto della variazione di perimetro, i ricavi consolidati registrano un calo di 6,8 milioni principalmente riconducibile al calo dei ricavi pubblicitari pari a 3,3 milioni (-5,2%) e dei ricavi dell'area Cultura per 2,0 milioni. I ricavi digitali complessivi del Gruppo ammontano a 51,1 milioni e sono pari al 33,6% del totale dei ricavi (erano pari al 31,5% nel primo semestre 2015) in calo dell'1,8% rispetto al 2015. I ricavi digitali da contenuto informativo ammontano a 37,3 milioni pari al 56,4% dei ricavi da contenuto informativo rispetto al 53,4% del primo semestre 2015. I ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) sono in linea rispetto al primo semestre 2015. In crescita di 2,2 milioni i ricavi da contenuto digitale informativo del quotidiano e dei quotidiani verticali (+18,7%).

Il Gruppo chiude il primo semestre 2016 con un risultato netto negativo di 49,8 milioni, che risente della svalutazione di imposte anticipate per 10,4 milioni, e si confronta con un risultato negativo rideterminato di 11,7 milioni del 2015. Al netto degli oneri non ricorrenti il risultato netto è pari a -23,6 milioni di euro. Il cda approvera' il piano industriale, si legge nella nota del gruppo, “nel corso del prossimo mese di ottobre”.

I ricavi pubblicitari, pari a 59,9 milioni, sono in diminuzione di 3,3 milioni (-5,2%) rispetto allo stesso periodo del 2015, principalmente per il venir meno di alcune concessioni di editori terzi, al netto delle disomogeneità di perimetro i ricavi dell'area sono in calo del 3,0%. Il mercato di riferimento registra nel complesso una flessione del 2,8% (fonte Nielsen gennaio-giugno 2016). I ricavi dell'Area Cultura, pari a 10,1 milioni, sono in calo di 2,0 milioni (-16,3%), rispetto al 2015, per il calo dei visitatori alle mostre. L'ebitda è negativo per 19,7 milioni e si confronta con un risultato rideterminato negativo di 2,8 milioni per il primo semestre del 2015. Tale variazione è dovuta principalmente al calo dei ricavi, a minori proventi operativi e a oneri non ricorrenti pari a 8,7 milioni, di cui 5,5 milioni relativi a oneri di ristrutturazione per future riorganizzazioni aziendali. L'ebitda al netto degli oneri non ricorrenti è pari a -11,0 milioni.

Il Gruppo al 30 giugno presenta un Patrimonio Netto pari a 28,2 milioni, con una diminuzione di 59,0 milioni rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2015, pari a 87,2 milioni, per effetto della perdita del periodo pari a 49,8 milioni, nonché per la riesposizione di alcuni dati comparativi e altre variazioni per complessivi 9,2 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 29,6 milioni di euro. “Pur in presenza di significative incertezze - si legge nella nota - gli amministratori hanno redatto la Relazione finanziaria semestrale sulla base del presupposto della continuità aziendale, in quanto ritengono che il Gruppo possa disporre di adeguate risorse finanziarie per continuare ad operare in futuro come entità in funzionamento”.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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