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3/6 Il “black out” del Nasdaq – 22 agosto 2013

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    Non solo sterlina: ecco i 6 “flash crash” più clamorosi nella storia recente

    “Dita ingrossate” che sbagliano a premere sulla tastiera, algoritmi adottati dai trader che ingigantiscono e soprattutto favoriscono l'immediata propagazione dell'effetto. Ciò che è verosimilmente successo alla sterlina questa notte non è certo un fenomeno così isolato sui mercati. Il “padre” di tutti i cosiddetti “flash crash” avvenuti sui listini è quello che ha spedito al tappeto in pochi minuti Wall Street il 6 maggio 2010, data rimasta ormai famosa. Ecco una lista di tutti i più clamorosi “corto circuiti” degli ultimi anni.

    3/6 Il “black out” del Nasdaq – 22 agosto 2013

    È ancora il Nasdaq a mostrare problemi con un “black out” di oltre tre ore nella giornata di lunedì 22 agosto 2013. Sulle prime si dà la colpa ai soliti “fat finger”, gli errori nell'immissione degli ordini da parte dei trader che avevano scatenato il crash del 6 maggio 2010. Successivamente però il Nasdaq ammise alcune responsabilità sull'accaduto: il flop sarebbe partito dal malfunzionamento del Security Information Processor (Sip), il sistema che permette di convogliare tutte le informazioni relative a domanda e offerta su un titolo in un unico dato di facile utilizzo.

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