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Ancora niente accordo in Usa, Deutsche Bank torna a scendere

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Ancora niente accordo in Usa, Deutsche Bank torna a scendere

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Dopo essere stata una delle migliori blue chip di Francoforte nella scorsa settimana (+4,5%), grazie anche al possibile intervento di grandi gruppi tedeschi nella messa in sicurezza dell'istituto, Deutsche Bank torna a intimorire i listini azionari continentali e soprattutto il comparto del credito. Sul Dax30 le azioni del gruppo bancario perdono il 2,8% dopo le indiscrezioni di una intesa ancora lontana con il dipartimento di Giustizia americana per chiudere la causa legale in corso sulla cartolarizzazione di mutui residenziali ad alto rischio. Il comparto bancario è il peggiore in Europa e arretra di oltre l'1% nello Stoxx600: sempre a Francoforte Commerzbank perde il 2%, a Parigi Societe Generale, Bnp Paribas e Credit Agricole cedono l'1% circa, mentre a Milano Unicredit, Intesa Sanpaoloe Bper sono le più colpite. L'indice dei bancari italiani mostra un calo dell'1,2%.

Secondo quanto riportato ieri dalla Bild, il ceo di Deutsche Bank John Cryan a Washington nei giorni scorsi per partecipare alle riunioni del Fondo monetario internazionale non avrebbe trovato un accordo con il dipartimento di Giustizia Usa sul caso subprime dopo la richiesta di un pagamento di 14 miliardi di dollari. Sia dall'istituto tedesco sia dal dipartimento di Giustizia non sono arrivati commenti alle indiscrezioni. Sempre la Bilg ha parlato di una possibile richiesta danni nei confronti di due ex amministratori delegati di Deutsche Bank, Anshu Jain e Josef Ackermann.

Nelle scorse settimane si era diffuso ottimismo sulla capacità di Cryan di trovare una intesa dopo le ipotesi di una riduzione della sanzione a 5,4 miliardi di dollari. L'istituto, nell'ultima semestrale, ha mostrato accantonamenti per 5,5 miliardi di euro per far fronte alle numerose cause pendenti pertanto analisti e operatori attendono di vedere l'entità della transazione negli Usa per capire se servirà una ricapitalizzazione per Deutsche Bank.

Durante la scorsa settimana, la stampa tedesca aveva riferito di colloqui in corso con grandi gruppi industriali del Paese per un possibile intervento che metta in sicurezza le finanze della banca.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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