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Terna, rush finale per la greca Admie

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Terna, rush finale per la greca Admie

  • –Celestina Dominelli

roma

Rush finale per la cessione del 24% di Admie, l’operatore greco per la trasmissione di energia, che vede in gara Terna in tandem con F2i. La deadline per le offerte vincolanti, originariamente prevista per ieri, è slittata di una settimana, al 19 ottobre, su input della controllante Pcc (Public Power Corporation, il cui 51% è in mano al governo di Atene), che ha deciso di concedere più tempo ai tre pretendenti in corsa: oltre al duo Terna-F2i, i francesi di Rte e State Grid International Development of Hong Kong, braccio di State Grid Corporation of China (azionista di Cdp Reti, il veicolo della Cassa che ha in pancia Terna e Snam).

Gli uomini di Terna sono impegnati nella due diligence sui conti della società ellenica e la finalizzazione dell’offerta vincolante dovrebbe arrivare a valle di questo percorso. Il condizionale, però, è d’obbligo perché è chiaro che la chiusura del cerchio dipenderà dall’esito delle ultime valutazioni. L’attenzione della società guidata da Matteo Del Fante è puntata in queste ore sul quadro regolatorio ellenico su cui è in corso da tempo una revisione da parte dell’Authority greca per l’energia (Rae). Come ha spiegato in più occasioni il ceo Del Fante, la remunerazione sul capitale investito fissata dalla Rae dovrà essere abbastanza simile a quella italiana per giustificare l’impegno della società. Anche perché da questo tassello dipende strettamente la sfida a cui sarà chiamato il nuovo azionista di Admie: gli investimenti da mettere in campo in futuro, anche per risolvere definitivamente il nodo dell’interconnessione con le isole (Cicladi e Creta). Una partita, quest’ultima, che si trascina da tempo e su cui Terna potrebbe dispiegare la sua solida expertise, avendo già assicurato analoghi collegamenti con la Sardegna e la Sicilia.

Già il governo Samaras, nel 2014, aveva provato a sbloccare i due fronti, accelerando, da un lato, la firma dei contratti (valore 240 milioni di euro) tra Admie e il consorzio appaltante (in cui figurava anche l’italiana Prysmian) per avviare il progetto che avrebbe dovuto collegare Syros, Tinos, Mykonos e Paros nell’Egeo con Lavrion, sulla terraferma, e tentando, dall’altro, di recuperare le ingenti risorse (circa 800 milioni) necessarie ad assicurare l’interconnessione con Creta. Ma le numerose crisi politiche che si sono succedute hanno sostanzialmente bloccato i due progetti che ora l’esecutivo guidato da Alexis Tsipras vorrebbe rivitalizzare alla luce dell’imminente cessione che vale circa 200 milioni di euro. I tempi fissati per la vendita, secondo il cronoprogramma approvato dal parlamento greco, sono molto stretti: scelta dell’acquirente entro fine ottobre e closing nel primo trimestre del 2017.

Sempre ieri, poi, Terna ha nominato il nuovo cfo, Tiziano Ceccarani, già capo dell’area pianificazione e controllo e con un trascorso in Enel - dove aveva seguito, tra l’altro, anche l’Ipo di Terna e la successiva vendita della residua partecipazione di Enel a Cdp -, e ha approvato, su proposta del ceo, il piano di riassetto delle controllate Terna Rete Italia srl (da non confondere con la società operativa che si occupa dell’esercizio e dello sviluppo della rete, Terna Rete Italia spa) e Terna Storage che sono state fuse per incorporazione nella capogruppo. L’obiettivo è chiaro: semplificare la catena partecipativa, garantire maggiore efficienza gestionale e ridurre i costi amministrativi.

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